Il significato dell’attuale mondo politico

Il proposito di questo articolo è quello di collocare il concetto di pubblico interesse nel posto adatto in relazione ai reali mondi democratici ed i modelli teorici che li dipingono.
Gerhard Colm dice che i leaders prendono l’iniziativa nello sviluppo dei programmi che credono essere nel pubblico interesse, dopodiché provano a convincere gli elettori che effettivamente sia così, come gli imprenditori creano un nuovo prodotto e poi tentano di creare una reale domanda per questo.
Tuttavia c’è una significativa differenza tra la visione di Colm dei leaders che agiscono nel pubblico interesse senza badare all’opinione pubblica, persuadendo poi il popolo ad approvare il loro operato, e la mia visione dei leaders che hanno paura di andare troppo lontano dal punto di vista attuale del popolo perché temono di perdere voti.
Sicché la teoria economica della democrazia sottolinea le difficoltà critiche inerenti una moderna democrazia, riguardo la leadership e la partecipazione del cittadino. Essa non pone alcuna facile soluzione a queste difficoltà. Infatti la sua conclusione è allarmante quando confronta la leadership e la partecipazione del cittadino in un sistema totalitario: in un sistema totalitario, coloro che prendono le decisioni e le chiamano “sacrifici” non devono fare il sacrificio essi stessi od ottenere il consenso di coloro che invece il sacrificio lo devono fare.
In una democrazia, gli elettori sono ugualmente i sacrificati, quindi è naturale che vi sia più riluttanza ad adottare politiche sociali che comportino un rapido cambiamento od un sacrificio individuale rispetto a quanto può accadere in uno stato totalitario.
Si preferisce la democrazia da quando i problemi della democrazia sono gli inevitabili costi del preservare il suo più grande bene, ovvero un governo che risponda ai bisogni ed ai desideri dei suoi governati. Perché il
primo passo per la sopravvivenza del nostro sistema sta nel comprenderne i suoi vantaggi e le sue limitazioni.