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Riforma Sanitaria Americana


La sanità pubblica deve essere un diritto di tutti i cittadini.
In America invece la sanità non è pubblica, non è lo Stato, ma il singolo cittadino che attraverso una polizza di assicurazione ha la copertura sanitaria.
Sono le compagnie di assicurazione che garantiscono la sanità gratuita tramite il pagamento di una polizza assicurativa.
Ci sono 32 milioni di cittadini americani senza polizza assicurativa.
L’Italia è molto più avanti degli USA sotto questo punto di vista, è una forma di democrazia.
Obama è stato il Presidente che è riuscito a riformare il sistema sanitario americano: i cittadini americani, per le malattie principali, ora avranno l’assistenza sanitaria.
Hanno eliminato una serie di malattie che non sono comprese nella sanità pubblica (es. aborto) per ottenere la maggioranza per soli tre voti.
Ora deve essere applicata questa legge.
Il 50 % della popolazione non era d’accordo con questa riforma: risulterà quindi non semplice applicare questa riforma.
Per gli americani qualunque azione economica ha riflesso sulla Borsa: si vedrà quindi ora la conseguenze di questa riforma sui titoli delle compagnie farmaceutiche, le assicurazioni e chiunque altro sia coinvolto in questa nuova legge.
La grande finanza americana teme che questo provvedimento abbia dei riflessi negativi sull’andamento della Borsa.
Se la Borsa americana scende, è chiaro che la Borsa europea anch’essa scende; ci sarà quindi anche una ripercussione sulle strategie delle imprese.
In questo momento le società stanno approvando il bilancio con il consiglio di amministrazione, poi lo consegneranno ai revisori, che però aveva già cominciato i controlli congiuntamente alla redazione del bilancio da parte del consiglio di amministrazione.
Finché il bilancio non è presentato nel consiglio di amministrazione, ci possono essere divergente che vanno sistemate: ad esempio la valutazione di alcune voci di bilancio può essere reputata non corretta dal revisore. Ogni voce del bilancio può comportare divergenze, e di queste se ne discute prima della presentazione del bilancio in consiglio di amministrazione.
Molte volte, se il consiglio di amministrazione non modifica il bilancio su indicazione dei revisori, questi possono applicare richiami di informativa sulla loro relazione del bilancio.
I bilanci italiani devono cambiare.
La Grecia quest’anno dovrebbe rimborsare titoli di Stato per un ammontare di 25 miliardi di €.
Se il mercato non sottoscrive nuovi titoli, saranno gli Stati Europei a sottoscriverli su base volontaria. Germania e Francia sono quelle che si sobbarcano il carico maggiore.
Quindi non è che l’Europa come ente a sottoscriverli, non tocca alla Banca Centrale Europea: saranno gli Stati Europei a sottoscrivere questi nuovi titoli di debito.
Perché l’Europa non vuole aiutare la Grecia? Perché si sarebbe creato un pericoloso precedente.
PIGS è l’acronimo per indicare i “Paesi Europei traballanti”: sono Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna. Volendo si può anche aggiungere l’Italia.

Tratto da REVISIONE LEGALE DEI BILANCI di Andrea Balla
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