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Hume - La superstizione e l'entusiasmo


Le corruzioni della religione sono secondo Hume la superstizione e l’entusiasmo. Questi due tipi di falsa religione sono di natura differente e opposta. La mente dell’uomo è soggetta a paure inspiegabili. In un tale stato d’animo, i mali sono infiniti, e dove mancano oggetti di paura, l’anima, dedita a nuocere se stessa, ne immagina di nuovi, al cui potere non pone limiti. Dato che questi nemici sono invisibili e sconosciuti, si rivelano misteriosi anche i metodi per combatterli. La debolezza, la paura, la malinconia, l’ignoranza, sono le cause della superstizione.

Ma la mente dell’uomo è soggetta anche a una presunzione inspiegabile, dovuta a un successo prosperoso, a una salute fiorente, a un temperamento ottimista. In un tale stato d’animo, l’immaginazione si gonfia di idee grandiose ma confuse; sorgono l’estasi, l’impeto. E mentre l’ottimismo e la presunzione continuano a crescere, queste estasi sono attribuite all’ispirazione diretta dell’Essere Divino. La speranza, l’orgoglio, la presunzione sono le fonti dell’entusiasmo.

Alla divinità i superstiziosi consegnano la loro devozione: alla sua tutela affidano le loro preghiere, le loro suppliche. I preti sono infatti un’invenzione di una superstizione timorosa che crede di raccomandare se stessa alla Divinità con la mediazione dei suoi presunti amici e servitori. In molte sette religiose si possono trovare preti: ma là dove è più concentrata la mistura delle superstizioni, è più dominante l’autorità del clero. I quaccheri, ad esempio sono i più eccessivi.

L’entusiasmo si crede invece dotato delle qualità sufficienti per avvicinarsi direttamente alla Divinità, senza alcuna mediazione umana: ciò lo induce a rifiutare riti e pratiche esteriori. Il fanatico consacra se stesso e attribuisce alla sua persona un carattere sacro.

Le religioni che si manifestano con l’entusiasmo sono, all’origine più violente di quelle che si manifestano con la superstizione. La violenza di questi tipi di religione appare in numerosi esempi: anabattisti in germania, camisardi in Francia, ecc. Poiché l’entusiasmo è fondato su spiriti forti, e su una presuntuosa sfrontatezza di carattere, genera naturalmente le soluzioni più estreme.

Quando il primo fuoco dell’entusiasmo si è spento, nelle sette fanatiche l’uomo cade nella noncuranza più profonda per le questioni sacre. La superstizione, invece, si insinua gradualmente e in modo impercettibile; finché alla fine il sacerdote, dopo aver affermato la sua autorità, diviene il tiranno attraverso persecuzioni e guerre di religione. Così, la Chiesa di Roma è avanzata nella sua acquisizione del potere, gettando orribili sconvolgimenti in Europa allo scopo di conservarlo.

La superstizione, infine, è nemica della libertà civile e l’entusiasmo gli è amico, la superstizione soffre il dominio dei sacerdoti e l’entusiasmo è distruttore del potere ecclesiastico. L’entusiasmo è legato a uno spirito di libertà, la superstizione prepara gli uomini alla schiavitù.

In Francia, molinisti e giansenisti si distinguono per il diverso spirito delle loro religioni. I molinisti, guidati dai gesuiti, sono amici della superstizione, rigorosi osservanti delle forme esteriori e delle cerimonie. I giansenisti sono entusiasti, promotori della devozione appassionata e della vita interiore. I gesuiti sono i tiranni del popolo e servi della corte; i giansenisti mantengono in vita le deboli tracce dell’amore per la libertà che si possono trovare nella nazione francese.

Tratto da RIFLESSIONI SUL SUICIDIO DI DAVID HUME di Domenico Valenza
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