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Il crollo del muro e la fine del "lungo dopoguerra" in "Passato Presente"

Lo schema proposto all'inizio del capitolo individua nella crisi economica e politica mondiale e nella crisi dell'URSS l'inizio delle rivoluzioni nei diversi stati dell'Est a controllo sovietico. Questa situazione, che avrà diversi sviluppi nei diversi stati, porterà al crollo del muro e quindi all'unificazione tedesca. 
Dal punto di vista dei ruoli attanziali individuati da Greimas, la crisi economica e quella dell'Urss sono quindi i destinanti dei Paesi dell'Est, che lottano per ottenere governi democratici (oggetto) e sconfiggere i regimi comunisti (opponenti). La vittoria sarà sancita dal crollo del muro e l'unificazione della Germania. Una peculiarità dello schema, che, date cause comuni, specifica per ogni paese un effetto specifico, è che mentre per Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria  e Bulgaria vengono indicate come "effetti" le modalità di  conclusione della rivoluzione, per la Romania viene indicata la fase della "performanza", cioè la guerra civile.
Il capitolo è diviso in paragrafi, che rispecchiano l'organizzazione di senso suggerita dallo schema iniziale:
1.La politica di Gorbacev verso i paesi "satelliti" (titolo narrativo)
2.La rapida e incontrastata fine delle "democrazie popolari" (titolo interpretativo - patemico)
3.Il caso polacco e il ruolo della chiesa (titolo interpretativo)
4.Solidarnosc, un sindacato contro il regime (titolo interpretativo)
5.Dal colpo di stato di Jaruzelski al trionfo di Walesa (titolo narrativo)
6.Ungheria e Bulgaria: una rivoluzione pilotata (titolo interpretativo)
7.Una nuova primavera a Praga (titolo interpretativo)
8.La guerra civile rumena (titolo interpretativo)
9.Il crollo del muro (titolo iconico)
10.La riunificazione della Germania (titolo iconico)

Tratto da SAGGIO SUL MURO DI BERLINO di Isabella Baricchi
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