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Definizione di World Class Manufactoring


Lo scenario industriale recente è caratterizzato da due spinte competitive fondamentali, a prima vista antitetiche: l’una verso la massimizzazione dell’efficienza, quindi la riduzione massiccia del costo del prodotto dal suo concepimento al suo declino (life cycle cost); l’altra verso la massimizzazione dell’efficacia, ossia la compressione dei tempi di consegna e l’aumento di flessibilità, intesa come rapidità di risposta a variazioni di richiesta sempre più frequenti da parte del cliente.
Non è più possibile, concentrarsi esclusivamente sull’ottimizzazione del ciclo di trasformazione, ma occorre “imparare a vedere” gli sprechi nei trasferimenti, nelle movimentazioni, nelle scorte, nei controlli, nei difetti, nelle attese, negli errori, nelle riparazioni, ecc., che rappresentano la parte più consistente dei costi.

Il World Class Manufacturing (WCM) è un programma di innovazione basato sul miglioramento continuo, è un sistema integrato di derivazione Giapponese, un nuovo modo di lavorare che prevede l’eliminazione di ogni tipo di spreco e perdita (Muda) con il coinvolgimento di tutti, attraverso l’impegno rigoroso di metodi e standard.
Non esistono ricette, ma una “produzione di classe mondiale” in cui ciò che fa premio è, secondo Schonberger, l’orientamento all’uomo come risorsa (non come problema), al cliente e ai suoi bisogni individuali come ragion d’essere dell’impresa (non come ‘male necessario’), la tensione al meglio come situazione stabile dell’organizzazione, non come fatto contingente.
Lo scopo principale di questa filosofia è dunque essere vincenti sul mercato con prodotti di ottima qualità a prezzi competitivi, rispondendo alle esigenze del cliente, assicurando la massima flessibilità; con alcuni obiettivi chiari: zero difetti, zero guasti, riduzione degli stock, consegna tempestiva dei componenti da parte del fornitore allo stabilimento a da qui al dealer e all’utente finale. Un’utopia? No: diverse aziende leader sul mercato hanno adottato o stanno adottando il WCM, applicando processi e metodologie condivisi da tutti, con modalità coerenti alla propria realtà produttiva. La World Class Production inizia con l’eliminazione di tutti gli sprechi in fabbrica
e poi va ancora più a fondo. Si concentra anche sull’eliminazione degli sprechi della struttura organizzativa e di quelli derivanti dalle pratiche del management. È aggressivamente concentrata sul cliente e questo significa che tende all’eliminazione della sua insoddisfazione, avendone buona conoscenza e offrendogli un buon servizio.
I “nove zeri” della World-Class Production sono i seguenti:
1. ZERO insoddisfazione del cliente;
2. ZERO disallineamenti;
3. ZERO burocrazia;
4. ZERO insoddisfazione degli azionisti;
5. ZERO sprechi;
6. ZERO lavoro che non crei valore;
7. ZERO fermate;
8. ZERO opportunità perse;
9. ZERO informazioni perse.

Tratto da SOCIOLOGIA DEL LAVORO di Antonio Grisolia
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