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Definizione di partiti


Per partiti si debbono intendere quelle associazioni fondate su un adesione (formalmente) libera , costituite al fine di attribuire, ai propri capi una posizione di potenza all'interno di un gruppo sociale , e ai propri militanti attivi, possibilità per il perseguimenti di fini oggettivi o vantaggi personali.
I partiti possono utilizzare qualsiasi mezzo per acquistare potenza, Laddove l'acquisizione è costituita mediante un elezione formalmente libera, mediante l'espressione di un voto, essi sono PARTITI LEGALI. In questo caso 1) l'esercizio della politica è in mano ai capi del partito, 2)i militanti e quindi la base compare solo in occasioni particolari, acclamati dalle gerarchie del partito, 3)I membri passivi e le masse sono solo oggetto di chiamata al voto, 4)Di regola restano nell'ombra i finanziatori del partito.
Al di fuori dei partiti organizzati in maniera legale, abbiamo
a) i partiti carisma: Costituiti per un dissenso con la qualità carismatica del detentore del potere
b)I partiti tradizionalistici: costituiti per un dissenso, sul modo di esercitare il potere tradizionale per quanto concerne il libero arbitrio.
c)I partiti di fede, di regola simili a quelli carismatici.
d)partiti di pura appropriazione: costituiti per un dissenso con il detentore del potere e l'apparato amministrativo, circa il modo di attribuire delle cariche amministrative.
Alcune forme di questi tipi di partito , non sono in forma pura di partito in senso moderno, come noi lo intendiamo, ad esempio nel potere carismatico, si tratta spesso di sette, costituite per una lotta di fede.
Partiti di patronato(su base personale autofinanziati), partiti di classe e ceti, partiti ispirati a un intuizione del mondo).

Tratto da SOCIOLOGIA DELL'AMMINISTRAZIONE di Antonio Grisolia
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