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Focus fenomeno migratorio in Italia


L’Italia ha conosciuto due grandi esperienze migratorie:

1. La prima è avvenuta negli anni a cavallo tra ‘800 e ‘900, è conosciuta come la Grande Emigrazione dove migliaia di persone emigrarono verso gli Stati  Uniti, il Brasile e l’Argentina lasciandosi alle spalle un paese caratterizzato da una diffusa e crescente povertà. La maggior parte dei migranti proveniva dal Mezzogiorno dove lì le campagne erano attraversate da crisi ripetute e profonde che portavano solo a povertà e uomini e donne, per lo più contadini e analfabeti, scelsero di attraversare l’oceano alla ricerca di un futuro migliore

2. La seconda esperienza migratoria è quella che si è sviluppata a partire dagli anni Cinquanta e che si è conclusa negli anni Sessanta/Settanta. Il flusso migratorio si concentro verso alcuni paesi europei come Svizzera, Germania e Belgio sempre più bisognosi di manodopera. Le condizioni dei migranti nei paesi di accoglienza erano assai difficili, sia per le condizioni di lavoro estremamente dure, sia per la situazione di emarginazione a cui erano continuamente sottoposti

Sia la prima che la seconda esperienza migratoria hanno inciso profondamente sul tessuto sociale del nostro paese.
L’Italia ha vissuto anche un movimento interno, quello da Sud a Nord, dalle zone povere del Mezzogiorno alle zone industrializzate del Nord.
Negli ultimi  decenni il fenomeno globale dei movimenti migratori si è modificato, l’Europa e in particolare l’Italia sono diventate destinazioni previlegiate per l’emigrazione internazionale.

Tratto da SOCIOLOGIA GENERALE di Emma Lampa
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