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L’espansione della potenza ottomana


L’impero ottomano prese il nome dalla dinastia turca degli Osmanli o Ottomani fondata nel XIV secolo da Osman I. questo Stato si ampliò non solo nell’Asia Minore ma anche nei Balcani meridionali fino a quando nel 1453 Costantinopoli cadde in mano a Maometto II che ne fece la capitale chiamata Istanbul fino a comprendere la Serbia e la Bosnia.
L’espansione ottomana nella penisola balcanica e nel Mediterraneo non incontrò ostacoli, ma a oriente venne contrastata dalla ricostituzione dell’impero persiano dalla dinastia safawide che aveva abbracciato la fede sciita, che riconosceva l’autorità politico-religiosa dei discendenti di Ali a differenza dei sunniti che ammettevano il principio elettivo.
Shah Ismail  (impero persiano) aveva esteso il suo dominio fino al golfo Persico e al Khorasan.  Selim I mosse contro Ismail un grande esercito ottenendo la vittoria per cui ebbe l’annessione dell’Armenia e del Curdistan.
Selim I rivolse la sua attenzione al Mediterraneo  sottomettendo la Siria e l’Egitto, abbattendo il regime dei mamelucchi. Tale conquista ebbe importanza sia dal punto di vista economico in quanto ai porti della Siria e dell’Egitto vi erano le carovane che trasportavano le spezie e le sete orientali attraverso  il golfo Persico e il mar Rosso; e anche dal punto di vista religioso e morale in quanto dall’Egitto dipendevano  le città sacre di Medina e la Mecca.

Nel 1526 Solimano il Magnifico raggiunse il Danubio entrando nel territorio ungherese  in cui venne sconfitto e ucciso il re d’Ungheria e di Boemia Luigi II Jagellone. Solimano decise di fare dell’Ungheria uno Stato vassallo sotto la sovranità del principe di Transilvania. Solimano strinse la pace con Ferdinando che aveva il riconoscimento di un ampio territorio ungherese a nord-ovest.
Solimano estese i propri domini  a sud fino allo Yemen e ad Aden, l’impero ottomano aveva 30 milioni di abitanti tra cui cristiani, ebrei e musulmani. L’unica discriminazione a danno dei non musulmani era il pagamento di una tassa speciale. Ci fu un rafforzamento del regime ottomano attraverso il sistema detto devshirme -> una sorta di leva forzata di bambini addestrati per il servizio di corte o per formare il corpo dei giannizzeri (esercito turco). Un altro elemento costitutivo dell’esercito ottomano erano i sipahi -> cavalieri che in cambio del servizio militare ottenevano concessioni di terre che erano diversi dai feudi europei in quanto erano a carattere temporaneo e non ereditario.
Nell’impero ottomano la terra era di proprietà del sultano che esercitava un’autorità assoluta e dispotica.

La vita della massa dei sudditi era per alcuni aspetti migliore di quella europea in quanto non esisteva la servitù della gleba e il prelievo operato sui contadini dai timarioti d dallo stato non era gravoso e la protezione dello stato era assicurata ai mercanti e agli artigiani riuniti in corporazioni.

Tratto da STORIA MODERNA - 1492-1948 di Selma Aslaoui
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