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La prima fase delle guerre d’Italia -> 1494-1516


In Italia l’equilibrio sancito dalla pace di Lodi (1454) non durò molto in quanto nel 1492 morirono i due contraenti : papa Innocenzo VIII  e Lorenzo dè Medici. La stabilità del Paese era minacciata dalle mire espansionistiche di Venezia e di Milano con Ludovico Sforza detto il Moro.
Il re di Francia Carlo VIII voleva fare valere sul regno di Napoli  i diritti della discendenza angioina e aveva firmato nel 1493 la pace di Senlis con l’Impero germanico cedendo alla Spagna alcune regioni di confine con aiuti da Venezia e da Milano.
Nel 1494 Carlo passò le Alpi con un forte esercito e l’anno successivo entrò a Napoli accolto come un liberatore dai nobili. A Venezia venne stipulata una Lega che comprendeva la Serenissima, Milano, Firenze, lo Stato pontificio, la Spagna e l’Impero germanico.
Nel maggio del 1495 Carlo VIII fece ritorno in Francia ma l’esercito della Lega cercò di chiuderli il passaggio con un scontro.

In Toscana Piero dè Medici, successore di Lorenzo il Magnifico, era stato cacciato dai fiorentini a causa della sua condiscendenza alle richieste di Carlo VIII. In questa situazione ebbe grande successo la predicazione di un domenicano Gerolamo Savonarola che era contro la corruzione della Chiesa e invocava una riforma costituzionale e morale per  fare di Firenze la nuova Gerusalemme.  I seguaci di Savonarola detti piagnoni, imposero l’adozione di un sistema di governo popolare il cui perno fu l’istituzione di un Consiglio composto da 3000 cittadini, ma il papa scomunicò il frate.
Venezia  nel 1498 concluse con Luigi XII  di Francia un trattato di alleanza che le garantiva Cremona e la Ghiara d’Adda in cambio del suo appoggio alla conquista francese dello stato di Milano.
Cesare Borgia detto il Valentino ( figlio del pontefice Alessandro VI) prese il dominio nella Romagna e nelle Marche ma la morte del papa fece abolire l’impresa.
Papa Giulio II organizzò spedizioni militari contro i signori di Perugia e Bologna e intimò Venezia di ritirarsi da Rimini e Faenza. Il pontefice si fece promotore di un’alleanza antiveneziana firmata a Cambrai nel 1508 dai rappresentanti dell’imperatore Massimiliano, del re di Francia e del re di Spagna.

Il pontefice soddisfatto delle sue pretese di carattere temporale e spirituale tolse la scomunica contro la Repubblica, si ritirò dalla Lega e promosse la Lega santa contro la Francia.
Pace di Noyon nel 1516 tra Francia e  Spagna consolidava l’equilibrio raggiunto nella penisola italiana, agli spagnoli rimaneva  il Regno di Napoli e alla Francia il Ducato di Milano.

Tratto da STORIA MODERNA - 1492-1948 di Selma Aslaoui
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