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Distensione e tensione tra USA e URSS. Carter e il petrolio



Ma la guerra fredda non è finita. I motivi di rivalità tra le 2 superpotenze ci sono ancora. Tra 89 e 91 tuttavia il potere sovietico scompare dall'Europa orientale, la divisione europea è superata e le 2 germanie riunificate dalla NATo, e l'URSS si dissolve. Al bipolarismo subentra un ancora non ben definito sistema internazionale che doveva contemplare un multipolarismo economico con sullo sfondo un  unipolarismo strategico via USA. I principi di sicurezza collettiva, interdipendenza e diritti umani sono veicolati dalle nazioni unite.
Nella 2a metà degli anni 70 fine della distensione. L'URSS vuole legittimare il suo potere in Europa, gli USA invece vogliono moderare mosca rispetto ai focolai di instabilita nel 3° mondo. Nella guerra arabo-israeliana del 73 USA e URSS si erano scontrate sostenendo alleati propri e clienti locali. Gli USA ignorarono le proposte di mosca a causa della superiorità di israele. USA sostengono anche il colpo di stato di Pinochet in cile nel 73 temendo il suo oppositore. La crisi del vietnam porta gli USA a interrogarsi sulla propria potenza. Il paese teme di perdere la leadership. Cause? Rialzo dei prezzi del petrolio; ascesa di concorrenti europei e GIAP; rallentamento della crescita economica. Il presidente democratico Jimmy Carter (77-80) reagisce difendendo la distensione e dichiarando di voler estendere il rispetto dei diritti umani. 78: USA restituiscono a panama il controllo sul canale, nuovo accordo con URSS e aiuto a pacificare egitto e israele.

Tratto da STORIA DEL NOVECENTO di Dario Gemini
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