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I nuovi personaggi di animazione

I nuovi personaggi di animazione 

In tempi recenti sono saliti alla ribalta personaggi come Don Bluth, con cartoni quali Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988) e Il principe d’Egitto (1998), e Ralph Bakshi, che per primo tenta, riuscendovi almeno in parte, di trasformare il cinema di animazione in cinema per adulti, a tutti gli effetti. Si va dall’esplicita rappresentazione del sesso in Fritz the cat (1972), al tema razziale di Coonskin (1975), alla saga storico – musicale di American Pop (1981). L’inosabile lo tenterà poi nel 1978 con un tentativo di rappresentazione del Signore degli Anelli di Tolkien,  con l’intenzione di creare un nuovo realismo nel cartone animato.   Attualmente anche il Giappone è molto agguerrito, con le sue riduzioni cinematografiche dei famosi manga. In Italia molti riescono a lavorare grazie agli innumerevoli cortometraggi di Carosello. Tra loro si distinguono Nino Pagot e Bruno Bozzetto. Bozzetto inventa, negli anni ’60, il famoso Signor Rossi, tipico nevrotico piccolo – borghese. Il suo lavoro più impegnativo rimane la versione italiana di Fantasia, Allegro ma non troppo, del 1977, con brani di Debussy, Dvorak, Ravel, Vivaldi, Stravinskij. Il primo lungometraggio nazionale d’animazione è La rosa di Bagdad, del 1949, creato da Anton Giulio Domeneghini, iniziato nel 1942 e realizzato in Technicolor.

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