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Conseguenze del flusso migratorio del XIX secolo - Paul Bairoch


La conseguenza più evidente di questo enorme flusso di Europei verso i paesi d’oltremare fu lo spostamento del baricentro demografico. Le altre conseguenze sono più difficili da individuare con precisione. In linea generale, i paesi europei da cui provenivano questi emigranti cominciavano a soffrire di un eccesso di popolazione attiva, specie in un ambito rurale. Si può pertanto ritenere che queste migrazioni abbiano ottimizzato le possibilità di sviluppo. Infine, facilitando la notevole esplosione di produzione ed esportazioni agricole nei paesi nuovi, le migrazioni contribuirono all’ampliamento degli scambi internazionali.

Sul piano sociale, il grande punto interrogativo riguarda l’impatto sul mondo operaio. Lo stereotipo ancora oggi vigente dello straniero che ruba il pane del lavoratore autoctono era già in circolazione nella seconda metà del XIX secolo. L’afflusso di immigrati avrebbe avuto ripercussioni negative sull’occupazione. Gli operai immigrati avrebbero preso il posto degli operai autoctoni scarsamente qualificati, ma avrebbero avuto scarso impatto sull’offerta di lavori qualificati resisi disponibili in seguito alla rapida industrializzazione.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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