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L’egemonia inglese nel XIX secolo: campo navale e colonialismo - Paul Kennedy


Campo navale


Il primo di questi era il campo navale. Durante il secolo antecedente il 1815, la marina britannica era stata considerata la più grande del mondo. La caratteristica essenziale degli ottant’anni che seguirono Trafalgar fu che nessun altro paese minacciò in modo serio il dominio marittimo britannico.


Impero coloniale


Il secondo importante campo in cui si manifestava la potenza britannica era il suo impero coloniale in costante espansione. Anche qui la situazione generale era molto meno competitiva che nei due secoli precedenti, quando la Gran Bretagna aveva dovuto combattere a più riprese contro Spagna, Francia e altri Stati europei. Non è quindi esagerato affermare che tra il 1815 e il 1880 gran parte dell’impero britannico sopravvisse grazie a un vuoto di politica di potenza. Nonostante in molti ritenessero inutili ulteriori acquisizioni coloniali, solo pesi sulle spalle del già sovraccarico contribuente britannico, l’impero continuò a crescere tra il 1815 e il 1865. Alcune furono acquisizioni strategico-commerciali, altre la conseguenza della brama di terre dei coloni bianchi.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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