Skip to content

L’organizzazione operaia e socialista nell’Europa di fine secolo – Wolfgang Abendroth


Germania. Quando l’Associazione internazionale dei lavoratori suggerì nel 1871 agli operai dei paesi industrialmente sviluppati, la costituzione di partiti operai nazionali, in Germania erano ormai date le premesse di questa nuova forma di lotta del movimento operaio, visto anche il diritto di coalizione, concesso nel 1869. Dopo l’unificazione dei due partiti operai tedeschi nel 1875, l’influsso del partito operaio socialista cominciò a crescere. La legge antisocialista dell’anno seguente poté mettere fuori legge ma non distruggere il partito. Per poter respingere l’influsso crescente della socialdemocrazia il governo del Reich adottò alcuni provvedimenti di politica sociale. Ma l’effetto che si intendeva ottenere non si produsse.

La socialdemocrazia tedesca era diventata forte a sufficienza per costringere il governo a importanti concessioni sociali. In tal modo essa potè migliorare le condizioni e il tenore di vita della classe operaia, sfruttando ogni possibilità di lotta legale e assicurando alle organizzazioni sindacali la possibilità di operare legalmente. I sindacati liberi socialisti si erano resi conto degli svantaggi che derivavano dall’essere frantumati e realizzarono quindi il sistema delle organizzazioni centrali strutturate secondo il criterio della professione, le quali facevano capo ad una commissione centrale. I sindacati crebbero molto rapidamente.

Austria. La socialdemocrazia austriaca si sviluppò in modo analogo alla Germania. Nel 1872 si costituì in partito. Nel 1874 i contrasti che esistevano tra i moderati di Oberwinder e i radicali di Scheu non furono più coperti e le frazioni emigrarono. A partire dal 1881, gli operai di Vienna ricorsero in misura sempre crescente a metodi anarchici di lotta che distrussero le loro unità, annullando quasi completamente l’influenza socialista sul movimento operaio austriaco. Solo tra il 1888 e il 1889 Adler riuscì nuovamente a superare la frantumazione, da quel momento la socialdemocrazia austriaca incominciò a crescere di continuo.

Ungheria. Nell’altra metà della doppia monarchia, in un primo tempo i primi passi industriali furono mossi solo a Budapest. Nel 1880 i sindacati, che si diedero un programma socialista; nel 1890 nacque il primo partito socialista su modello di quello austriaco.

Francia. Il movimento operaio francese si riprese solo molto tardi dalle conseguenze della sconfitta della Comune. Dopo una fase di transizione e la costituzione della Federation Nationale des Syndicats, sorsero presto profondi contrasti tra la minoranza socialista-marxista e la maggioranza sindacalista. Sorse anche un terzo gruppo proudhonista, sostanzialmente antipolitico. Nonostante la crescente scissione tra il partito socialista e i sindacati, anche in Francia il tenore di vita del proletariato industriale potè venire migliorato.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.