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La crisi petrolifera del 1973 – Sidney Pollard


In questa situazione così instabile esplose lo shock dell’aumento dei prezzi del petrolio deciso dai paesi OPEC nel 1973, seguito da un secondo rialzo nel 1979-80. Di fronte a tale crisi, il mondo industrializzato è sopravvissuto alla crisi realizzando drastici tagli al consumo di carburante e una riduzione di tutte le importazioni.

Con la crisi petrolifera, la crescita del PIL crollò, la disoccupazione salì bruscamente; ma nonostante l’inflazione non venne bloccata, perché era aumentata dai prezzi di petrolio. Il mondo ha così imparato a confrontarsi con il fenomeno della stagflazione, ossia la presenza insieme dell’inflazione e della stagnazione, un’accoppiata che si riteneva non potesse presentarsi insieme.

Con un notevole cambiamento nelle opinioni mondiali, venivano abbandonati occupazione e crescita come obiettivi principali per centrare l’attenzione sul contenimento dell’inflazione. L’adozione di questa priorità era inevitabilmente legata all’adozione delle teorie monetaristiche al posto di quelle keynesiane. Infatti, i monetaristi avevano fatto della riduzione dell’inflazione il loro interesse principale, ma avevano anche sostenuto che una delle maggiori cause della crisi inflazionistica andava cercata proprio nelle politiche keynesiane.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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