La Tortura
Ci sono varie forme di tortura, anche più blande, come la privazione del sonno. La tortura moderata, utilizzata secondo Black con moderazione da tutti i tribunali, poco frequente nei tribunali romani, più frequente nei tribunali spagnoli, non frequente a Venezia.
Una volta ottenuta la confessione sotto tortura, essa viene scritta e riletta in un’udienza successiva all'imputato, il quale molto spesso nega ciò che ha detto; ma quando invece conferma ciò che ha detto, l'imputato viene legato con le mani dietro la schiena e con la corda appesa alla trave, non viene sollevato da terra e in questa posizione egli ratifica la sua confessione. Così la confessione è stata data e ratificata ed è quindi la confessione la prova plena del delitto. La tortura di conseguenza non è facoltativa, non ci sono giudici buoni che non la danno e viceversa, perché la tortura serve per ottenere la confessione e quindi la prova plena che quel reato che viene imputato è stato commesso. La tortura in alcuni tribunali si usa di meno rispetto ad altri; chi resiste alla tortura deve essere liberato anche se questo non è sempre così, quindi ci sono degli abusi da parte del tribunale.
Certi inquisitori lo sapevano che strumento inaffidabile fosse la tortura; Eymerich scrive "la tortura è un fragile e rischioso strumento e spesso incapace di condurre alla verità. (...)". Questa frase di Eymerich somiglia a una frase di Cesare Beccaria, scritta però 400 anni dopo (Beccaria si batté per l'abolizione della tortura e della pena di morte), "il criterio di essa risiede nei muscoli e nelle fibre di un miserabile. Questo è il mezzo sicuro di assolvere i robusti scellerati e di condannare i deboli innocenti." Beccaria dice che i tribunali si sono trasformati in camere di tortura, camere dei boia, e che è 100 volte meglio liberare un colpevole che condannare un innocente. La tortura è un uso giudiziario che non dipende esclusivamente dalla volontà e dall'inclinazione degli inquisitori, ma piuttosto è imposto dalla procedura e viene utilizzata in maniera abbastanza moderata.
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Dettagli appunto:
- Autore: Federica Palmigiano
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Mobilità e Diaspore del mondo moderno
- Docente: Giovanna Fiume
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