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La dinastia Ming

Il fondatore dell’ultima dinastia nazionale fu Zhu Yuanzhang, nato nel 1328 da una famiglia di contadini poveri e rimasto orfano nel 1344 a causa della morte dei genitori durante una carestia. Si salvò rifugiandosi presso un monastero buddista, diventando monaco l’anno successivo. Nel 1352 lasciò al vita monastica ed entrò al servizio di Guo Zixing, uno dei tanti capi ribelli dell’Anhui, legato alla setta del Loto Bianco e facente parte dell’organizzazione dei Tulipani Rossi. Conquistatosi la stima di Guo per le sue abilità organizzative e militari e per la sua eloquenza nei proseliti, ne sposò la figlia Ma. 

Evitando violenze inutili verso la popolazione e circondandosi di consiglieri intelligenti -alcuni dei quali provenienti dalla gentry- egli poté  conquistare velocemente una posizione importante nella rivolta. Nel 1355, alla morte di suo sognato Guo, acquistò il controllo di fatto dell’importante provincia dell’Anhui; l’anno successivo riuscì a conquistare la capitale meridionale, Nanchino, e a farsi dichiarare governatore del “Governo imperiale Song”, un effimera entità statale che i Turbanti Rossi avevano proclamato istituita in quel periodo. Negli anni successivi consolidò la sua posizione militare nel Sud conducendo una serie di campagne vittoriose (1363, 1367, 1367) contro gli altri tre maggiori capi insurrezionali delle regioni meridionali, e diventando di fatto padrone della Cina meridionale.
La scomparsa in circostanze poco chiare dell’imperatore Song insediato dai Tulipani Rossi a capo del ricostituito Governo imperiale Song, permise a Zhu Yuanzhang di subentrare al suo posto diventando la massima carica della nuova entità statale del Sud. Prima di rendere ufficiale la sua conquista del potere, cancellò però le prove dei suoi legami con la setta dei Tulipani Rossi (ormai esautorata di qualsiasi potere); quindi, l’anno successivo (1368), si proclamò nuovo imperatore fondando la Dinastia Ming, “luce”, ed inaugurandola con il motto Hongwu, “magnificenza militare”.

Tratto da STORIA DELLA CINA di Lorenzo Possamai
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