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Civiltà micenea, dall’origine all’espansione

La civiltà micenea è talmente tanto figlia di quella cretese che taluni parlano addirittura di civiltà cretese-micenea. Con questa asserzione, che permette di inquadrare fin da subito i caratteri della civiltà micenea, è bene che cominci questo capitolo. 

Essa (la civiltà micenea) si sviluppò nel Peloponneso. Probabilmente i rapporti commerciali con Creta erano intensi e i commercianti cretesi avevano allestito nel continente scali commerciali. Fatto sta che quest’area di continente europeo (che in realtà assomiglia più ad un isola) iniziò a subire un processo di civilizzazione molto più intenso di quello del resto della terraferma greca, come l’Attica, la Beozia o la Tessaglia (giusto per citare le aree più importanti). Iniziarono a formarsi delle città con attorno un contado agricolo: Micene, Argo, Tirinto e Pilo erano le più importanti. Come per la società cretese il modello era quello del tempio-palazzo, ma diversamente da Creta l’economia non era basata sul commercio, ma sull’agricoltura e la pastorizia. Questa fu una differenza importante perché segnò la differente evoluzione della società micenea da quella cretese. Nella prima iniziò a formarsi un aristocrazia agricola in un certo senso contrapposta al palazzo (a Creta il palazzo era tutto: solo i contadini vivevano fuori dal palazzo). Nei centri Micenei invece il palazzo era solo il centro dell’organizzazione politica e militare. Anche se effettivamente la terra era proprietà del palazzo, la sua funzione ordinatrice della vita sociale ed economica risultava attenuata dalla presenza stabile, nel contado, delle assemblee dei gruppi gentilizi, che detenevano il diritto di far coltivare la terra dai loro chiavi in cambio del pagamento di un canone al palazzo. 

Col tempo le differenze fra le due civiltà aumentarono. I centri micenei si dotarono di strutture difensive e si organizzarono in piccoli stati militari autonomi fra loro. Non è chiaro se questi centri lottassero fra loro poiché, per dirla semplicemente, la maggior parte degli aspetti della civiltà micenea sono ancora del tutto oscuri. È sicuro invece che attorno al 1400, quando la civiltà cretese improvvisamente crollò, i micenei organizzarono uno sbarco nell’isola, che da allora divenne un territorio effettivo del loro stato (o confederazione che fosse). La conquista di Creta (che essi non riusciranno mai a far tornare neanche lontanamente all’antico splendore), rappresenta per la civiltà micenea una svolta che darà inizio ad un espansione che li porterà ad estendere la loro sfera d’influenza alle principali isole dell’Egeo (fra cui Cipro e Rodi) e alle regioni della Grecia centrale, per concludersi in bellezza con la distruzione di Troia, la ricca città cantata nell’Iliade.  

Tratto da STORIA DELLA GRECIA ANTICA di Lorenzo Possamai
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