Skip to content

Fenomenologia in Husserl



Secondo Husserl l’ideale della vera filosofia è giungere ad una conoscenza assoluta, sulla base di un fondamento certo. Q questo si può giungere attraverso un atteggiamento fenomenologico e non un atteggiamento naturale che dà per ovvie le cose che appaiono. Questa concezione è sviluppata nella Filosofia come scienza rigorosa, e soprattutto nelle Idee per una fenomenologia pura e una fenomenologia fenomenologica. Per uscire dall’ovvio di ciò che appare, bisogna operare attraverso l’epochè che non ha nulla a che fare con l’atteggiamento scettico antico. L’epochè è un atteggiamento costruttivo che fa giungere alla consapevolezza che la conoscenza dei dati empirici, che appaiono ovvi all’atteggiamento naturale, è possibile soltanto in riferimento alla soggettività. Sospendendo addirittura l’esistenza del mondo, ciò che rimane è la coscienza e l’insieme di fenomeni che i danno ad essa come correlati della sua intenzionalità; questo vuol dire che essi esistono perché vi è una coscienza che si rapporta ad essi. Bisogna allora tornare “alle cose stesse” attraverso un atteggiamento di spettatore interessato che ha messo tra parentesi l’esistenza del mondo. Tale sguardo sarà allora diretto non verso i dati empirici nella loro accidentalità, bensì verso le essenze.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.