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Husserl. Fenomenologia ed eidetica


Husserl (1859 - 1938): è considerato il padre della fenomenologia. Le sue opere sono:
Ricerche logiche (1901)
La filosofia come scienza rigorosa (1911)
Idee per una fenomenologia pura e x una filosofia fenomenologia (1913)
Fenomenologia letteralmente vuol dire “studio delle cose come esse appaiono” l’obiettivo è dunque andare alle cose stesse. Questa necessità è legata al fatto che nella tradizione filosofica occidentale si era creata confusione nascondendo la semplicità dei fenomeni in se stessi. Husserl vuole destrutturate queste teorie passate: la soluzione è identificata  nell’epochè la sospensione del giudizio. A proposito dei fenomeni infatti esistono ormai troppe teorie che non ci permettono di chiarificare. Attraverso l’epochè la prima cosa che riscontro è il fatto che ciò che rimane è la coscienza, quella che Kant chiamava soggetto. Sgombrando la coscienza da tutte le sovrastrutture teoretiche posso partire in direzione dello studio dei fenomeni. Husserl riempie questa coscienza sgombra con ciò che chiama essenze eidetiche ossia essenze dei fenomeni creando in questo modo dei modelli eidetici (ad esempio il fatto che tutti gli uomini nascono e muoiono è un modello eidetico). Attraverso una riduzione eidetica io riporto l’idea ai suoi caratteri essenziali, universali facendone rimanere così l’essenza eidetica.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
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