Skip to content

"Breviario di estetica" e "La poesia"



In seguito Croce tornò a riflettere sul fenomeno artistico in Breviario di estetica o in La poesia. Egli insiste sul fatto che l’intuizione artistica ha un carattere lirico perché è strettamente legata al sentimento. Tuttavia, ribadisce, non si tratta di un’espressione sentimentale  immediata del particolare, bensì un’espressione che placa e trasfigura il sentimento, unendo insieme il particolare e l’universale. Perciò egli rifiuta ogni concezione romantica dell’arte che vede in essa un’espressione potente delle passioni, bensì considera l’espressione artistica uno strumento di catarsi. Croce distingue altre forme di espressione che egli chiama letteratura; la letteratura è distinta dalla poesia poiché quest’ultima risulta essere un tipo di espressione più riuscita. Non esiste secondo Croce di per sé il brutto ma esiste ciò che espressivamente è meno riuscito poiché ha a che fare con i fini pratici per i quali esso viene realizzato. È per questo motivo che l’arte è assolutamente autonoma e distaccata da tutte quelle altre forme espressive a sfondo pedagogico o morale. L’arte è fine a se stessa e non possono esserle affidati compiti educativi o politici. Anche se l’arte esprime al suo interno qualcosa di riprovevole, non si deve assolutamente considerarla moralmente riprovevole perché essa assume significato in se stessa e non ha per fine l’utile.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.