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Windelband. Scienze nomotetiche e scienze idiografiche


Windelband: (1848 - 1915)
Storia della filosofia moderna (1878 - 1980)
Preludi (1984)
Grande esponente della cultura accademica tedesca diventa rettore dell’università di Strsburgo. In quel periodo si discutva molto sulla differenziazione fra le scienza fisico - matematiche e le scienze umane. Secondo la prospettiva positivista le uniche scienze che si possono considerare tali sono quelle che utilizzano il metodo delle scienze naturali, ossia il metodo della spiegazione causale. Lo scienziato allora riconduce sempre determinati effetti a determinate cause. Da un punto di vista metodologico solo così si è in grado di determinare una scienza vera. Secondo la prospettiva di W. invece, esistono varie scienze in base ai metodi che per esse vengono utilizzati. Egli allora distingue le scienze nomotetiche (da nomos ossia legge) dalle scienze ideografiche (ossia del particolare). W. allora sposta l’accento su questa distinzione e fa appunto una differenza tra scienze della natura e scienze dello spirito. Non è detto che la storia sia una scienza solo ideografica o solo nomotetica: la storia può essere entrambe, dipende solo dall’approccio che si utilizza. Lo storico può scegliere di studiare un evento particolare così come può scegliere di analizzare gli eventi nel loro divenire. La differenza sarà solo di tipo metodologico. Tutte le scienze possono appartenere all’una o all’altra sfera. Anch’egli come Kierkeegard dà molta importanza all’individuo: è convinto che la storia sia fatta da personalità di spicco, o cmq personaggi nella loro particolare sfera individuale; per questo motivo la storia dovrebbe attenzionare particolarmente i fatti individuali.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
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