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Definizione di Suoni non armonici e accordi dissonanti


Nella musica tonale le armonie sono utilizzate per sostenere e contribuire a dar forma alla melodia. Una determinata nota melodica può appartenere all’accordo che l’accompagna o, al contrario, può essere un suono “non armonico”.
Esistono molte combinazioni tra suoni non armonici e triadi che vanno considerate accordi standard. Rientrano in questa categoria gli accordi di settima (triadi con una nota aggiunta una settima sopra la fondamentale, ad esempio sol-si-re-fa) e di nona (con l’aggiunta di una settima e una nona, sol-si-re-fa-la). A differenza della musica tonale tradizionale, il jazz e la musica di consumo utilizzano oggi questi accordi come elementi di base accanto ad altri accordi ugualmente dissonanti, come gli accordi di undicesima e di tredicesima, le triadi con l’aggiunta di una sesta, gli accordi alterati cromaticamente e le sospensioni (accordi che pongono una nota dell’armonia precedente al posto di una loro nota).

Tratto da STORIA DELLA MUSICA di Gherardo Fabretti
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