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CONFERENZA DI WASHINGTON – Il Pacifico


In Europa la seconda guerra mondiale sarà frutto dello sfaldamento dell’ordine di Versailles, per quanto riguarda l’area del Pacifico, invece, essa è frutto dello sfaldamento dell’ordine di Washington.
La conferenza di Washington ha luogo nel 1921-22 ed è l’espressione della politica internazionale degli Stati Uniti, una politica di isolazionismo (che li porta peraltro a non ratificare il covenant). L’immagine degli Usa isolazionisti va tuttavia ridimensionata, si tratta infatti di un isolazionismo solo apparente. La stessa conferenza di Washington parte da un’iniziativa americana.
Gli interessi Usa erano concentrati sul contenimento del Giappone:
Il Giappone viene visto come una minaccia a seguito della rivoluzione Meji (1870 circa), la quale portò all’occidentalizzazione del paese, alla fine del feudalesimo, ad una modernizzazione dell’economia, ad un incremento demografico.
A livello strutturale il Giappone aspira ad espandersi (attacca Cina e Russia. Si alleò con la Gb in funzione anti-russa e per questo esce dal conflitto rafforzato: annette le isole a nord dell’equatore ed ottiene una presenza in Cina. Wilson si oppose alla presenza giapponese in Cina, ma accettò poiché i giappo minacciarono di non aderire alla Società delle Nazioni e inoltre erano utili contro Russia.
Un altro motivo di contrasto fu che il Giappone pretese una clausola contro il razzismo ma Wilson si rifiutò è la clausola non si mise.
Gli Usa possedevano dei territori nel Pacifico (Filippine, Hawaii, Samoa) che erano direttamente minacciati dal Giappone. Del resto dopo il primo conflitto mondiale, il Giappone investe moltissimo nel riarmo. Anche gli Usa vorrebbero aumentare la flotta pareggiando quella inglese, ma hanno contro il Congresso e l’opinione pubblica;  allora il Segretario di Stato architetta un progetto che prende corpo con la conferenza di Washington: impone cioè la convocazione di una conferenza sul disarmo navale. Vengono convocate 9 potenze;  Gb, Giappone, Usa, Fr, Italia + Cina, Portogallo, Belgio e Olanda per estendere il dibattito ai problemi in generale riguardanti il Pacifico.
Trattato delle 4 potenze.
USA-GB-JAP-FR;  trattato di carattere politico; le potenze si impegnano a non modificare l’assetto territoriale vigente. Pretesa che la Gran Bretagna rinunci all’alleanza col Giappone
Trattato delle 5 potenze.
GB-FR-USA-JAP-ITA;  1922 viene concluso grazie ai servizi segreti Usa: un tot di navi ciascuno; il Giappone all’inizio ne vuole di più, ma poi cede. Divieto sottomarini e divieto di fortificazione per 10 anni.
Trattato delle 9 potenze.
Si affronta la questione delle Cina; accesso ai commerci “porta aperta” con impegno a non violare la sovranità cinese. Quest’ultimo principio viene subordinato alla capacità dei cinesi di essere in grado di darsi un governo stabile.
Bilancio.
Vittoria diplomatica degli Usa;  convinzione che i giapponesi fossero arrendevoli.

Tratto da STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI di Alice Lavinia Oppizzi
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