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L’esperienza politica romana


Gli elementi costitutivi della civica romana erano:
- la gens: gruppi di famiglie che riconoscevano un progenitore comune
- i loro capi (patres familiarum)
- il rex
- il populus: l’insieme degli armati forniti dai gruppi gentilizi
la famiglia e la gens erano comunità sovrane: il pater familias aveva la signoria assoluta su tutti i suoi soggetti, parenti e clienti e diritto di vita e morte sugli stessi.
Il rex aveva l’imperium: era comandante militare, sacerdote e giudice. Era assistito da un consiglio di anziani e per le pratiche del culto da un consiglio di auguri e poi di pontefici che avevano il compito di custodire e interpretare le tradizioni religiose
Il popolo era formato unicamente da guerrieri partecipava alla creazione del re mediante l’acclamazione espressa nei comizi curiati.
La plebe, costituita da piccoli proprietari, cittadini liberi, artigiani, che non appartenevano a nessun gruppo era esclusa dalla civica e sottoposta al dominio delle gentes. La contrapposizione tra patrizi e plebei caratterizza la storia della costituzione del diritto romano.
La necessità di difesa e di espansione del dominio imposero la trasformazione dell’esercito gentilizio basato sulla cavalleria in esercito oplitico fondato sulla fanteria pesante che richiedeva un reclutamento che finì per coinvolgere anche la plebe. Il territorio cittadino fu diviso in 31 circoscrizioni (tribù) che erano la base per il reclutamento e per il pagamento dei tributi. A tal fine il popolo era distinto in 6 classi sulla base del censo in 193 centurie che fornivano i diversi contingenti dell’esercito.
Ai comizi centuriati furono demandate le dicisioni sulla pace e sulla guerra, l’elezione dei magistrati, l’approvazione delle leggi.
Intorno al 509 l’oligarchia gentilizia sostituì al rex una magistratura annuale, prima il magister populi, poi due pretori e infine due consoli. L’imperium trovava dei limiti sia nella breve durata dell’incarico sia nella collegialità in quanto uno dei due poteva bloccare le iniziative del collega.
L’esigenza della sempre più complessa organizzazione della civica portarono all’istituzione delle altre magistrature della repubblica:
i censori (ex consoli) che avevano il compito di iscrivere i cittadini nelle liste censuarie e sottintendevano la morale pubblica
i questori ai quali fu affidata l’amministrazione dell’erario
 i pretori che sovrintendevano la giustizia
gli edili curuli competenti per la polizia urbana

Tratto da STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE di Filippo Amelotti
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