Skip to content

Vico: l’uomo e il ciclo della società


L’essenza della società politica si esprime nella sua genesi storica: occorre quindi analizzare il processo di formazione della società con riferimento all’uomo primitivo che vive allo stato di nature.
L’uomo primitivo non è diverso dalle bestie: conduce una vita errabonda e ferina vivendo nella promiscuità. Nell’uomo primitivo la ragione è sprofondata nel corpo, rinchiusa nell’istinto. Tali nature non riescono a stabilire alcun rapporto tra loro. La genesi del movimento attivo dell’uomo che gli consente di uscire dalla vita bestiale è connessa a due fondamentali modi di avvertire e conoscere la realtà che si fondano sulla religione e sulla fantasia, sulla capacità che ha l’uomo di vivere una particolare esperienza e di raffigurarsi questa stessa esperienza. La prima esperienza religiosa di uomo primitivo deve essere commisurata alla sua immane natura. Si esprime nel terrore religioso che l’uomo prova in occasione di un fenomeno naturale, il fulmine.
Il terrore religioso rinserra gli uomini primitivi nelle grotte e li sottrae alla loro libertà bestiale. Li induce a cercare di interpretare le manifestazioni del cielo, i fulmini, il volo degli uccelli, per conformarsi al volere della divinità. Il primo rapporto da cui si origina la sua umanità è quello che l’uomo stabilisce con Dio.
Al terrore religioso è connesso un altro sentimento da cui si generano tutte le regole che disciplinano il comportamento dell’uomo: il pudore per cui l’uomo non si accoppia più con la donna davanti ai suoi simili ma poiché teme Dio si nasconde nelle grotte trattenendo con sé la sua compagna. Si esprime così il vero rapporto umano. L’unione dell’uomo con la donna.
Lo scopo del matrimonio è di certificare la prole: la certificazione dei rapporti tra genitori e figli è il presupposto di ogni tipo di società.
Il timore di Dio e il pudore generano un altro sentimento in virtù del quale l’uomo si riconosce nel suo simile e lo riconosce come uomo: la pietà verso i defunti: per questo l’uomo non abbandona il morto ma lo seppellisce.
Il timore di Dio, il pudore e la pietà verso i defunti si manifestano nelle prime 3 istituzioni dell’umanità: la divinazione, i matrimoni e le sepolture.
Il processo di evoluzione del gruppo familiare è promosso dall’esigenza di procurare i mezzi di sussistenza e coltivano la terra: nasce così la prima delle arti umane: l’agricoltura a cui si dedicano quei gruppi umani che per aver espresso una forma di culto, per contrarre nozze, per osservare il rito delle sepolture, costituiscono le genti maggiori. A queste si contrappongono le genti minori che sono formate da gruppi umani che continuano nella vita ferina propria dell’orda primitiva. Questi uomini invadono i campi coltivati dalle genti maggiori che parte ne uccidono e parte ne conservano in vita a patto di coltivare la terra: il rapporto servo-padrone esprime la genesi della società politica e si fonda sulla forza.
Con la tutela si costituisce la famiglia vera e propria che è formata dai genitori, dai figli e dai famoli, cioè dai clienti che in cambio della protezione lavorano i campi e prestano i servizi per la famiglia e per il gruppo gentilizio cui appartengono. Si forma il primo nucleo politico composto da individui non uniti dal vincolo di sangue ma sono assoggettati al dominio dell’assoluto potere sovrano del pater familias. Si esprime così la seconda forma di autorità, quella del pater familias.
Il rapporto tra genti maggiori e minori, tra nobili e clienti è la premessa per intendere il processo storico-politico che portò alla costituzione della società politica e alla terza forma di autorità, quella che si esprime nello stato.
Le società primitive del periodo delle cosiddette monarchie familiari sono caratterizzate da ammutinamenti di famoli contro i nobili. Dal conflitto tra genti maggiori e minori nasce la prima forma di comunità statale: i gruppi gentilizi: i padri di famiglia si riunirono in ordini cioè misero in comune le loro forze e i loro averi e nominarono un capo comune per guidarli nella lotta contro i famoli ammutinati. Si costituì la prima comunità politica mediante l’unione di più gruppi gentilizi: terza forma di autorità, quella dello stato. Le prime città furono costituite dai soli eroi, la classe aristocratica.

Tratto da STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE di Filippo Amelotti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.