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La Sicilia: paese di rifugio per gli ebrei

LA MIGRAZIONE: LA SICILIA, PAESE DI CUCCAGNA E RIFUGIO. La Sicilia è il paese mediolatino che ospita più ebrei. L'ambiente siciliano ebraico del Tre e Quattrocento non è assolutamente chiuso e conservatore, anzi conferma l'universalità e la solidità dei valori della comunità. L'onomastica siciliana rivela un antico e ampio movimento di immigrazione, così come i contratti notarili e i documenti di Cancelleria attestano direttamente la presenza di immigrati recenti, prima del massacro sivigliano del 1391. Nella documentazione conosciuta poi niente ci fa sospettare la diffidenza degli ebrei siciliani contro gli immigrati, o un rifiuto di lasciarli stabilire in Sicilia. Anche il matrimonio era un buon strumento di integrazione dei nuovi arrivati. Tra gli immigrati recenti rimaneva comunque una profonda coscienza delle origini e una solidità di gruppo che non si evolse mai nella costituzione di confraternite e sinagoghe indipendenti.

La comunità poi si arricchiva anche grazie ad alcune conversioni: la legge vietava molto severamente il passaggio all'ebraismo dalla religione cristiana, ma non impediva che qualche converso spagnolo potesse tornare all'ebraismo. Di contro c'erano anche alcuni abbandoni che indebolivano l'ebraismo siciliano.

Tratto da STORIA MEDIEVALE di Gherardo Fabretti
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