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Vie della democrazia continua. Riconoscimento e identificazione


Seguendo la via della distribuzione dei poteri si può arrivare a un’organizzazione politica capace di aderire a una società sempre più complessa, ma con nuove forme di auto-organizzazione dalle quali possono nascere nuove reti di relazioni; se i precedenti equilibri apparivano allora cancellati, al loro posto ne compaiono di nuovi.
Le nuove tecnologie redistribuiscono il potere e lo rendono più stabile; d’altro canto vi può essere una tensione permanente tra controllo autoritario e possibilità di intervento da parte dei cittadini, accrescendo la precarietà interna del sistema.
Nel campo industriale la crescita della tecnologia ha permesso di realizzare un alto grado di flessibilità produttiva e di adattamento alle preferenze dei consumatori; attraverso tecniche come il sondaggio permanente sugli atteggiamenti dei consumatori si riesce ad avere una capillare diversificazione dell’offerta. Nel sistema politico, invece, la manifestazione articolata delle preferenze, se accresce le possibilità di riconoscimento e identificazione tra istituzioni e cittadini, rende però impossibile soddisfare questa molteplicità di richieste, se non come punto di partenza per un processo di selezione. E’ forte allora la tentazione di rovesciare il segno delle tecnologie dell’informazione, per utilizzarle come strumento per ottenere il consenso su posizioni già definite, piuttosto che per dar voce alla totalità delle opinioni; tuttavia con i nuovi mezzi le possibilità di occultamento sono ridotte, e quindi la democrazia tradizionale deve abituarsi a vedere sempre più momenti di intervento da parte dei cittadini.

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