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Alleanza di aggregazione

Alleanza di aggregazione 


L’alleanza simmetrica e omogenea è quella che vede il prevalere di una causa comune tra alleati, i cui rapporti di potere sono approssimativamente alla pari. 
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Alla base di questa alleanza troviamo un vero scambio di servizi tra le parti, tutti centrati di solito sulla politica comune nei confronti degli avversari ⇒ ognuno è necessario all’altro, poiché è la conformità dell’uno che permette all’altro di agire. 
Le decisioni vengono prese di comune accordo, senza che una parte influenzi in modo decisivo l’esito dei negoziati, ed entrambi gli alleati traggono motivo di soddisfazione dai loro accordi e dalla loro collaborazione. 
Cesa analizza, poi, per ogni alleanza, l’impatto dei diversi dilemmi affrontati in precedenza: 
a. Dilemma della sicurezza delle alleanze: da una parte, la simmetria fa sì che l’abbandono altrui comporterebbe pericoli molto seri; dall’altra parte, però, l’omogeneità crea un forte incentivo a restare uniti ⇒ diminuisce la probabilità di essere abbandonati, e di conseguenza anche quella di rimanere intrappolati. 
b. Dilemma del potere delle alleanze: da una parte, la simmetria rende tutti gli alleati estremamente sensibili alla possibilità di un eccessivo rafforzamento altrui; dall’altra parte, però, l’omogeneità stempera questa preoccupazione e lascia persino spazio al timore opposto, cioè che l’alleato si indebolisca troppo. 
c. Strategia verso il nemico: che gli alleati adottino una strategia di fermezza o di flessibilità nei confronti dell’avversario, ciò non influisce sul loro rapporto: la cosa importante è muoversi insieme. 
d. Strategia dell’avversario: un avversario particolarmente aggressivo rafforza ulteriormente l’omogeneità. In molti casi, invece, si verifica una situazione in cui l’avversario è conciliante con una delle parti ⇒ minaccia di rompere l’alleanza. Tuttavia, in un’alleanza di questo tipo, una simile strategia adottata dall’avversario ha meno probabilità di successo = difficilmente riesce ad incrinare l’alleanza. 

Si capisce perché, tra i 4 tipi di alleanza, questo sia quello intrinsecamente più raro e più fragile: basta poco per alterare uno dei 2 equilibri, trasformando l’alleanza o, più semplicemente, rompendola ⇒ si tratta spesso di un sistema estemporaneo, che non ha, né può avere, grandi ambizioni di durata. 
La parità nei rapporti di forza è essenziale: se essa viene modificata, una parte sarà inevitabilmente tentata di piegare la conformità dell’altra in vista di ulteriori fini, o di imporle comunque condizioni meno vantaggiose (come accade, lo vedremo, nell’alleanza di garanzia). 
Dal canto suo, però, anche l’omogeneità è altrettanto essenziale per raggiungere un accordo soddisfacente in condizioni di simmetria: quando i rapporti di forza sono alla pari, ma gli alleati sono indotti a muoversi lungo linee divergenti, infatti, il risultato della loro interazione è un appoggio parziale o addirittura un’immobilizzazione reciproca (come accade, lo vedremo, nell’alleanza di stallo).

Tratto da TEORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
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