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Campagna di Brasida in Tracia

Campagna di Brasida in Tracia 

È una campagna militare di grande successo, il cui scopo principale è quello di provocare una serie di defezioni da parte delle città alleate ad Atene. Brasida si presenta come un liberatore = la posizione ufficiale di Sparta ⇒ lancia una politica sistematica di liberazione, cercando defezioni all’interno dell’impero ateniese. Gli Spartani decidono di cambiare strategia e decidono di puntare sull’arma delle defezioni: speravano che l’arma più efficace per costringerli a lasciare la presa fosse la rappresaglia contro i loro alleati… inoltre Sparta desiderava utilizzare questo pretesto per liberarsi di una parte degli Iloti… risoluta a troncare sul nascere ogni chimera rivoluzionaria (cap.80). Dopo i fatti di Pilo, con gli Ateniesi stabilmente sul territorio spartano, gli Iloti si trovano davanti a circostanze favorevoli per un’eventuale ribellione. Un modo per ridurre questo pericolo è quello di mandarli in spedizione, al comando di Brasida, verso la Tracia. 
Nel cap.81, Tucidide traccia un profilo del Generale Brasida: uomo di polso, e tale lo si rispettava a Sparta, pronto e fermo: nulla lasciava imperfetto… rivelò subito nel suo comando un equilibrio e un’unità singolari, che gli consentirono di staccare da Atene molte tra quelle genti ⇒ la figura di Brasida è molto importante in questo momento, perché riesce ad alleggerire parte della pressione su Sparta. 
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Si verifica una serie di defezioni da Atene.

Tratto da TEORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
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