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Il rischio di intrappolamento

Il rischio di intrappolamento 

La risposta standard al timore di intrappolamento è di allontanarsi dall’alleato (get away), ridurre il proprio impegno o minacciare di ritirare il proprio appoggio ⇒ essendo meno sicuro dell’appoggio, l’alleato diventerà più cauto nel trattare con l’avversario, più incline a fare concessioni per evitare il combattimento. Allo stesso tempo, ci sarà meno il rischio di essere obbligati a contribuire in caso di guerra. 
A volte, però, la risposta migliore al timore dell’intrappolamento è quella di impegnarsi maggiormente, piuttosto che quella di allontanarsi. Ad esempio, se l’alleato è intrattenibile, prendere una ferma posizione al suo fianco può evitare una guerra, portando il nemico a retrocedere ⇒ l’intrappolamento viene evitato attraverso una strategia di deterrenza. Oppure, aumentando il proprio appoggio, l’alleato potrebbe sentirsi più sicuro ⇒ potrebbe decidere di adottare una politica più conciliante con l’avversario. 
Il rischio di intrappolamento è maggiore quando sono in gioco interessi strategici nel difendere il partner, piuttosto che quando l’appoggio dipende solo da un obbligo legale e morale derivante dal contratto di alleanza. 
Inoltre, uno Stato teme meno l’intrappolamento quando ritiene che la guerra sia ormai imminente o inevitabile, oppure quando si hanno dei dubbi circa la lealtà dell’alleato. 
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In ogni caso, l’antidoto più generale al pericolo di intrappolamento è di contenere l’alleato, esercitando il proprio potere negoziale, evitando che corra eccessivi rischi nel trattare con l’avversario. 
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La gravità del dilemma della sicurezza delle alleanze, e l’intensità del timore di intrappolamento e abbandono, sono fortemente determinate dagli stessi 3 fattori che determinano il potere negoziale di uno Stato all’interno dell’alleanza: 
− interessi 
− dipendenza 
− impegno. 

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Il dilemma sarà mitigato quando gli alleati hanno molti interessi in comune ⇒ essi avranno meno paura di essere abbandonati, mentre non potranno intrappolarsi a vicenda dato che, per definizione, qualora si scontrassero con un avversario, sarebbe solo nell’interesse generale di tutti. 
Ad esempio, in caso di nemico comune, il rischio di abbandono sarà basso, perché gli alleati avranno tutti lo stesso interesse a sconfiggere il nemico; allo stesso modo, il rischio di intrappolamento sarà basso in questo caso, perché, ancora una volta, tutti gli alleati sarebbero comunque interessati a combattere una guerra. 
Viceversa, il dilemma della sicurezza delle alleanze sarà particolarmente grave nel caso in cui gli alleati siano minacciati da avversari diversi, oppure quando l’avversario è lo stesso, ma i conflitti che coinvolgono gli alleati sono diversi. In questo caso, gli alleati saranno molto scettici circa la loro reciproca lealtà e ansiosi di dover “togliere dal fuoco le castagne degli altri” ⇒ in questo caso, sia la probabilità di abbandono sia i costi dell’intrappolamento saranno alti. 
Inoltre, il dilemma della sicurezza delle alleanze sarà alto nel caso in cui la mutua dipendenza tra alleati è alta e simmetrica. In questo caso, infatti, la paura dell’abbandono sarà alta per il semplice fatto che gli alleati hanno un forte bisogno dell’aiuto degli altri (il che porta comunque a mitigare tale timore); la paura dell’intrappolamento sorgerà perché ognuno sa che non può rifiutare l’appoggio del partner, correndo il rischio che questo defezioni. 
Viceversa, quando la dipendenza è asimmetrica, l’alleato più dipendente temerà più l’abbandono, mentre l’alleato meno dipendente temerà più di essere intrappolato. 
Infine, il dilemma della sicurezza delle alleanze dipende anche dalla fermezza dell’impegno nell’alleanza ⇒ più fermo è l’impegno di un alleato, esso temerà più l’intrappolamento che l’abbandono. Viceversa, quando un’alleanza è vaga o ambigua (ad esempio, un’entente) gli alleati temeranno maggiormente di essere abbandonati. 
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Teoricamente, uno Stato dovrà cercare un mix ottimale tra il rischio di abbandono e quello di intrappolamento. Il livello ottimale dipenderà dal proprio grado di dipendenza ed impegno nell’alleanza e dalla stima del grado di impegno e dipendenza dell’alleato. 
NB: la dipendenza relativa degli alleati può variare in seguito a cambiamenti nell’ambiente di sicurezza ⇒ quando uno Stato diventa meno dipendente dagli alleati o meno impegnato nell’alleanza, il timore di abbandono diminuirà, ma aumenterà quello di essere intrappolato. 

Tratto da TEORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
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