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Struttura di un'alleanza

Tuttavia, le alleanze non possono essere studiate indipendentemente dal loro contesto nel sistema internazionale: il contesto sistemico delle alleanze può essere descritto attraverso 4 entità analitiche: 
1. struttura: il primo elemento che la caratterizza, e che la distingue dal contesto domestico, è l’anarchia (= assenza di un governo sovrastatale). Una conseguenza di questo elemento è l’insicurezza ⇒ gli Stati in un sistema anarchico sono costantemente preoccupati della loro sicurezza e sopravvivenza ⇒ essi adottano misure difensive, tra cui rientrano anche le alleanze, che rientrano dunque nel dilemma della sicurezza ⇒ alleanze costruite per scopi di mutua difesa vengono viste come potenzialmente aggressive dalle loro apparenti vittime, che formeranno dunque una controalleanza, la quale, a sua volta, verrà vista come aggressiva dalla controparte, innescando una “inutile” spirale di timore e insicurezza. 
Un’altra conseguenza dell’anarchia è la tendenza verso un certo equilibrio di potenza = se uno Stato o un’alleanza diventa pericolosamente potente o espansionista, gli altri si mobiliteranno per controbilanciare tale minaccia, attraverso gli armamenti o le alleanze. 
L’anarchia è anche responsabile del fatto che i trattati delle alleanze non siano costrittivi: poiché non esiste un potere centrale superiore, l’osservanza di ogni accordo dipenderà soprattutto dagli interessi delle parti. 
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La combinazione di insicurezza e non obbligatorietà dei contratti genera il dilemma centrale delle alleanza = la libertà degli Stati di usare la forza l’uno contro l’altro, e la paura che questa libertà crea, costituiscono l’incentivo principale per allearsi. 
Il secondo elemento che caratterizza la struttura è la polarità = come le risorse di potere sono distribuite nel sistema. Rispetto alle alleanze, questo elemento produce differenze, soprattutto per quanto riguarda la determinazione degli alleati: 
− in un sistema multipolare, chi si allea con chi è strutturalmente indeterminato = ciascuno Stato può essere sia l’alleato sia il nemico per tutti gli altri Stati ⇒ corollario di questa situazione è la flessibilità degli allineamenti = gli Stati possono defezionare e riallinearsi ogni volta che i loro interessi lo richiedano. L’esistenza di alternative e l’incertezza degli allineamenti genera un’endemica sfiducia tra gli alleati; 
− in un sistema bipolare, gli allineamenti sono determinati soprattutto, se non completamente, dalla struttura = le 2 superpotenze saranno rivali, mai alleate. La rigidità degli allineamenti permette una certa flessibilità delle politiche, perché, anche se gli alleati minori non gradiscono certe politiche, essi non hanno comunque alternative a disposizione. 

Tratto da TEORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
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