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La normativa nei primi anni Novanta: dal diritto all’informazione agli Uffici per le relazioni con il pubblico (Urp)


Legge 142/90: introduce nuove regole di trasparenza amministrativa e riconosce l’autonomia statuaria ai singoli Comuni e Province: ogni ente deve attuare il proprio Statuto, il quale determinerà le forme di partecipazione dei cittadini. Riconosce il diritto di accesso dei cittadini alle informazioni e la valorizzazioni della loro partecipazione all’amministrazione locale.

Legge 241/90: finalità di introdurre maggior efficienza, trasparenza e semplicità nell’attività amministrativa. Questa deve essere basata sui criteri di “pubblicità”, economicità ed efficacia. Per la prima volta vengono fissate delle regole precise nei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadino. 

Si introducono dei doveri comunicativi a carico delle P.A.:
- obbligo di comunicare l’avvio del procedimento
- obbligo di motivazione del provvedimento
- obbligo di valutare quanto comunica il privato che partecipa al procedimento, cioè, vengono introdotte regole precise nei rapporti tra P.A. e cittadino
Prima di questa legge non esisteva un vero e proprio diritto all’informazione.
Decreto legislativo 29/93: 
- obbligo a tutti gli enti pubblici di istituire gli Uffici per le relazioni con il pubblico (Urp), strutture organizzative dedicate unicamente alle attività di relazione e comunicazione, a garanzia della trasparenza dell’amministrazione. Un ruolo di ascolto dell’Urp rispetto ai bisogni degli utenti
Ribaditi i ruoli fondamentali non solo della comunicazione esterna, ma anche della comunicazione extra-istituzionale (rivolta agli altri enti), interna e la comunicazione di pubblica utilità (per assicurare la conoscenza di normative, servizi, strutture.
- Obbligo di realizzare indagini di customer satisfaction. Questa funzione di ricerca aspira a introdurre nel settore pubblico un “orientamento al marketing” in base al quale la produzione e la distribuzione dei servizi vanno definite a partire dai bisogni da soddisfare.
La Direttiva del ’94 prevede tra le altre finalità dell’Urp, quella di rilevare sistematicamente i bisogni ed il livello di soddisfazione dell’utenza, proporre correzioni per favorire l’ ammodernamento delle strutture, la semplificazione dei linguaggi.
Si prevede che agli Urp venga assegnato personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico.

Tratto da TEORIA E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA di Priscilla Cavalieri
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