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Il nucleo tradizionale della festa della porchetta

Il nucleo tradizionale della festa della porchetta

La festa della porchetta esisteva già verso la metà del 13° secolo, ma non si sa con esattezza quando e come essa sia nata.
Dalla fine del 18° secolo questa festa aveva cessato di far parte del vissuto dei bolognesi per diventare solo oggetto di studio, invece poi negli ultimi anni Bologna ha riscoperto quest’antica tradizione, nell’agosto 2002 questa festa è stata riesumata dalla Parrocchia dei San Bartolomeo e Gaetano come parte dei festeggiamenti dedicati al Santo titolare della Chiesa: alla mattina nella chiesa hanno avuto luogo le sacre funzioni con la benedizione impartita ai fedeli tramite la reliquia del Santo. Verso sera al termine dell’ultima Messa inizia la parte popolare della festa con uno spirito quasi carnevalesco: tre porchette arrostite, affettate su tre tavolini di legno e distribuite gratuitamente tra i presenti con del pane e un bicchiere di vino rosso.  Nella conclusione della festa avviene uno spettacolo di giochi danze e mimi.
La festa si è poi trasformata in una lotta furibonda  per accaparrarsi un pezzo di pane e porchetta, questa celebrazione degli ultimi 3 anni non si discosta molto da quanto accadeva durante la storica festa della porchetta.
Anche in passato la parte popolare della festa era il momento più atteso da tutti i cittadini in quanto venivano allestite rappresentazioni teatrali, scene di caccia, favole in musica e giochi di equilibrismo a cui partecipavano anche attori e musicisti provenienti dall’estero.
Il momento culminante della festa era di sera quando il cuoco nella piazza della Ranghiera gettava al popolo una porchetta arrostita accompagnato dai nobili che buttavano dolci, confetti, monete d’oro.
La distribuzione gratuita di alimenti dava origine a zuffe e risse e infine una caldaia piena di brodo veniva versata sul popolo.
Il festeggiamento veniva concluso con l’incendio di una girandola o di fuochi artificiali.
Solo peri i nobili la festa proseguiva nella “Sala degli Anziani”  dove veniva offerto un rinfresco accompagnato da concerti musicali e qui alle donne era riservato un sontuoso trattamento : ricevevano doni di ogni tipo.

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