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Bypass aortocoronarico senza CEC e chirurgia coronarica mini-invasiva


La chirurgia coronarica senza ausilio della circolazione extracorporea si è in un primo tempo sviluppata per ragioni prevalentemente economiche nei paesi in via di sviluppo. I bypass senza CEC presentano alcuni vantaggi e hanno, in tempi recenti, mostrato un rinnovato interesse. Parallelamente la disponibilità di sofisticate attrezzature per chirurgia videotoracoscopica, rende possibile la chirurgia coronarica mini-invasiva.
I bypass senza CEC possono essere realizzati attraverso una sternotomia mediana e prelievo dell’arteria mammaria interna con tecnica abituale; è in tal modo possibile la rivascolarizzazione dell’arteria interventricolare anteriore, dei suoi rami diagonali e della coronaria destra. In alternativa un accesso toracotomico anterolaterale sinistro consente di aggredire chirurgicamente tutti i rami della parete anteriore e laterale del ventricolo sinistro.
L’intervento mini-invasivo consiste invece nel prelevare per via toracoscopica l’arteria mammaria sinistra e realizzare l’anastomosi attraverso un toracotomia minima o una breve incisione parasternale.


Tratto da APPUNTI DI CARDIOCHIRURGIA di Alessandra Di Mauro
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