Skip to content

Trapianto Cardiaco


Nel periodo preoperatorio la terapia medica è abitualmente quella dell’insufficienza cardiaca terminale cioè un’associazione di diuretici, ACE inibitori ed inotropi.
L’obiettivo pricipale del trattamento postoperatorio è l’immunosoppressione che si fonda sull’impiego di ciclosporina, azatioprina e corticosteroidi.

Ciclosporina
La ciclosporinemia, determinata con tecnica monoclonale, viene adattata in funzione del tempo intercorso dall’intervento e della funzionalità renale. Durante i prmi te mesi postoperatori deve essere di 250-300 ng/ml, nel corso dei nove mesi seguenti di 150-250 ng/ml e dopo il primo anno di 100-150 ng/ml.La ciclosporina viene somministrata due volte al giorno ed è potenziata dal diltiazem. A causa della nefrotossicità è importante controllare periodicamente la funzionalità renale.

Azatioprina
La dose abituale è di 1,5 mg/Kg die. Viene ridotta della metà se coesiste una leucopenia inferiore a 3500/mm3  e interrotta per valori inferiori a 3000/mm3.

Corticostroidi
Sono inizialmente somminitrati ad alte dosi, pari a 1 mg/Kg die e diminuiti rispettivamente a 0,2 mg/Kg die dopo un mese, a 0,15 mg/Kg die dopo sei mesi e a 0,1 mg/Kg die nel trattamento a lungo termine.

Altri farmaci
Sono spesso utilizzati i diuretici nelle prime settimane postoperatorie, gli anti-ipertensivi (calcioantagonisti, ACE inibitori), gli antibiotici nella prima settimana e l’acycolvir nei primi tre mesi come prevenzione delle infezioni da Herpes.

Tratto da APPUNTI DI CARDIOCHIRURGIA di Alessandra Di Mauro
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.