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Primo Rinascimento


La fondazione di questa struttura è quella che trae origine dal primo umanesimo.
Quell’atmosfera, l’ambiente, le esigenze culturali che si registreranno nel primo umanesimo sono quelle che genrano nuova fiducia nelle facoltà dell’uomo.

Gli interessi per la cultura si articolano attraverso una duplice componente articolata in trivio e quadrivio, cioè le arti liberali. Questi sono i due grandi settori della conoscenza scientifica e umanistica.

L’uomo del rinascimento è colui che si rende conto che solo con le nozze tra trivio e quadrivio è possibile creare l’innovazione.

L’esempio per capire il periodo è Brunelleschi. Nasce come orefice, è un artigiano, apparteneva a una sorta di “gilda” (odierno sindacato), che proteggeva gli artigiani, dava assistenza, un minimo di finanziamento, ecc.
Ad un certo punto rifiuta di pagare la tassa per aderire alla gilda. Quando si andava a bottega si imparava un mestiere. Brunelleschi afferma che lui non si ritiene un artigiano perché non produce oggetti in serie ma produce idee. Sulla base di queste idee, che sono innovative, non triva niente a che fare con la produzione in serie perché non è un artigiano, quindi non paga la tassa.

Nasce così la figura dell’intellettuale che si rifiuta di confondersi con una produzione tecnica artigiana. Questo è il suo biglietto da visita ma bisogna aggiungere un’altra componente, egli è un grande burlone. Lo si capisce da una serie di novelle, la più importante, tramandata dal suo biografo, è quella del grasso legnaiuolo. Quello che ci interessa della novella è che la superficie (in questo caso il nome) è come se fosse indossata in un corpo. Il concetto di indossare un abitus, di adattare un abito che aderisce perfettamente a un corpo, è lo stesso concetto fatto dai rinascimentali quando concettualizzano un patrimonio classico. Lo indossano su cose che si sono sempre fatte ma che adesso, in virtù di questo nuovo abitus, daranno di sé una percezione completamente nuova. Che non si limita solo all’esteriorità ma mette in moto dei meccanismi per cui questa esteriorità è assolutamente solidale con un meccanismo che governa tutta la produzione progettuale. La capacità di togliere l’abito e reindossarlo è la grande capacità dei progettisti del rinascimento. Perché questo fa parte di una tecnica di progettazione importantissima che mette in crisi tutto ciò che non funziona dal punto di vista del controllo scientifico.

Questa possibilità di identificare un lessico che proviene dal mondo classico è una possibilità di straordinario interesse. Questo perché si mette a dura prova il concetto di ordine architettonico dei greci. I romantici erano sedotti da questa possibilità di dire il nuovo ma di dirlo con una radicamento scientifico impressionante. Avviene con Brunelleschi nella cupola di S. Maria del Fiore dove incontra lo scetticismo dei suoi stessi colleghi. Perché non capiscono come sia possibile che possa essere costruita senza ponteggio interno che la tenga in piedi (42 m nel vuoto).

Brunelleschi fu importante per la decodificazione della prospettiva, tecnica che rivoluziona tutte le arti visive e di cui tutti si impossessano. L’immagine che si riflette nello specchio è la prova che nella natura le 3 dimensioni possono essere imprigionate in 2 (quelle dello specchio). Studio il sistema con cui tecnicamente, con il disegno artificiale, posso acquisire la tecnica delle 3 dimensioni dentro 2.
Quando questa tecnica diventa pubblica non se ne può più fare a meno, il vantaggio è che anticipa il tempo.
Brunelleschi aveva chiarito che ciò che percepiamo è ciò che scatta all’altezza dell’occhio umano, qualunque percezione la possiamo cogliere sempre e comunque alla potenza dei nostri occhi.

OSPEDALE DEGLI INNOCENTI
-> propone delle soluzioni che agli occhi dei fiorentini appaiono nuove. Il portico è impostato su colonne molto esili. Questa esilità è funzionale a archi a tutto sesto che si ripetono sistematicamente. È come se fosse il biglietto da visita di questo prodotto che non si conosce.
Com’è possibile che colonne così esili abbiano una luce di arco così ampio. La finalità di questa operazione è finalizzata all’effetto che ha a che fare con la prospettiva e a un modo di comunicare assolutamente innovativi.
Come con la prospettiva si improgiona la terza dimensione (profondità) si può restituire la profondità della terza dimensione attraverso un sapiente progetto. Si può determinare con il gioco del chiaro scuro la sensazione emotiva.

La capacità di inventarsi un lessico (rinascimentale) è importantissimo. Questo lessico inventato dai rinascimentali è radicato nel repertorio del mondo classico, quello che loro chiamano l’antico. Trattano l’antico mentre guardano il loro tempo.

Tratto da APPUNTI DI STORIA DELL'ARCHITETTURA di Debora Neri
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