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L'infrastrutturazizzazione delle grandi città europee e la regolamentazione edilizia


Firenze

Giuseppe Poggi agisce sulla maglia viaria, lo stato sperimenta le nuove leggi per l'esproprio dei beni privati ed ecclesiastici e l'ingegnere da un lato ingloba i progetti precedenti dall'altro accompagna la fascia adiacente allo stradone delle mura e la soluzione delle linee ferroviarie, con il reperimento di vaste aree da espropriare. Ma la sua prima scelta consiste nell' abbattimento delle mura per realizzare sul loro tracciato, fondendo le strade esterne ed interne, il collegamento tra la città antica e le nuove espansioni. Questa demolizione rende necessario provvedere a una nuova cinta daziaria. Il principale elemento del piano sono le piazze con i viali e le rampe di piazzale Michelangelo, nel quale il progettista richiama il Ring di Vienna.

Barcellona

La sua popolazione passa da 200 a 500 mila unità intorno al 1860 e il 1900, a partire dai problemi locali l'ingegnere Cerdà sarà in grado di sviluppare una teoria universale: la teoria generale dell'urbanizzazione pubblicata in forma di trattato nel 1867. Lo spunto è dato dall'abbattimento delle mura nel 1854 e dalla necessità di alleggerire la congestione che grava sul centro urbano. Cerdà disegna un piano di espansione scientificamente commensurato ad alcuni dati statistici: il grado di affollamento, i tassi di sviluppo demografico ed economico. Progetta una maglia ortogonale basata sulla manzana isolato tipo di misure e caratteristiche costanti. Questo modulo è ottenibile mediante le considerazioni fatte da Cerdà tra il numero di abitanti e la superficie complessiva, tra l'area coperta e quella scoperta, tra la popolazione e i servizi collettivi. 
 

Vienna

La divisone tra città vecchia, l'anello difensivo e i sobborghi oltre l'aumento della popolazione, collocano verso la metà del XIX secolo il momento propizio del cambiamento. Forster sostiene che occorre amalgamare il tessuto urbano demolendo i bastioni e unificandolo con una RINGSTRASSE (strada anulare) dotata di una corona di edifici pubblici e commerciali. Viene progettato un viale dell'impero che aveva la funzione di racchiudere la monarchia degli Asburgo.
Il compito di elaborare il primo progetto di ristrutturazione fu affidato a funzionari statali, prevede tre elementi che rimarranno costanti come la piazza d'armi la residenza imperiale e la poligonale aperta di un gran viale alberato il ring. Gli edifici pubblici dovranno trovare una sistemazione adeguata, tutti intorno al ring, affiancate da viali per i cavalli e i pedoni. La carreggiata centrale vedrà convergere le esigenze dei militari che mostrano l'esigenza di dover trovare una facilità di spostamenti lungo la strada stessa.
E infine bisogna collegare e strade della città vecchia con quella nuove.
Il progetto vincitore è quello di Forster che mira a una riorganizzazione globale della capitale, tenendo conto soprattutto dei trasporti, oltre a sistemare gli edifici e le strade propone di regolare il corso del Danubio e di attrezzarvi il porto fluviale, di realizzare una linea ferroviaria anulare e di riorganizzare la rete viabilistica. Nessun progetto venne accettato integralmente ma furono le basi per quello di Lohr che sarà l'architetto esecutivo affiancato dai tre vincitori, la versione definitiva del 1859 è pari al modello di Forster soltanto migliorata secondo le esigenze militari.

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