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Le utopie del XIX secolo: il contesto storico e socio-economico → Cabet


Cabet, che per Marx fu l'inventore del comunismo utopico, nel suo Viaggio in Icaria sviluppò la visone di un socialismo di stato, una descrizione dell'organizzazione politica e sociale della comunità, di un trattato scientifico e filosofico.
Icaria simboleggia molto di più dell'idee progressiste dell'epoca.
In un primo luogo è una conseguenza della rivoluzione industriale, da cui derivano i principi di razionalizzazione e d'igiene, di classificazione e deve essere confrontata con i modelli di Owen, di Fourier e Considerant. L'idea di efficienza e rendimento assume un ruolo di primo piano e più che un cesarismo incosciente, è essa che giustifica la rigidità dei sistemi di coercizione e di repressione, proposti da Cabet. Illustrò il suo programma politico sul periodico la Populaire e fece uscire su un opuscolo la realizzazione della comunità di Icaria dove annunciò di poter contare su 10000 - 20000 uomini, il luogo prescelto si trovava in Texas, ma pochi giorni prima gran parte della sua truppa lo abbandonò. Intanto l'avanguardia successivamente raggiunse il posto indicato e constatò che la concessione era divisa in lotti staccati di 320 ettari l'uno. Ma dopo un vano tentativo si ritirò a New Orleans, dove Cabet li raggiunse ed ottenne sul terreno nell'Illinois il podere sul villaggio di Nauvoo, e lì costruirono la loro città. Godeva di scuola, refettorio, biblioteca e altri servizi ma la vita rimase precaria a causa delle difficoltà economiche e anche per le discussioni interne, da ciò si arrivò ad una vera e propria scissione dove alcuni si trasferirono a St. Louis e altri a Cheltenham. Intanto coloro che rimasero a Nauvoo decisero di vendere i loro beni, emigrando a Corning dove realizzarono la loro città ideale, Icaria, dove la disposizione delle case ricorda il parallelogramma di Owen.

Icaria è divisa da due parti, pressappoco uguali dal Tiar, con strade a scacchiera traversate da due anelli circolari di boulevards. I pedoni percorrono passaggi coperti, mentre le vetture circolano in apposite rotaie. La città comprende sessanta quartieri dove le case sono tutte uguali e si dispongono su tre lati del quadrato formando un unico grande edificio, questi tre lati circondano il refettorio, mentre il quarto lato è destinato a servizi comuni. Per garantire al popolo di esercitare i propri diritti il territorio è diviso in provincie suddivisi in comuni più o meno di uguali dimensioni, inoltre, l'assemblea comunale è divisa in 15 comitati principali la costituzione, l'educazione, alimentazione, abbigliamento ecc. Rispecchiando una REPUBBLICA DEMOCRATICA.
Inoltre,  un busto in tutte le case della repubblica sarebbe stato assegnato nel nome del popolo, a colui che avesse presentato la pianta della casa modello più soddisfacente, scelta, le case venivano costruite in questo modo, lo stesso venne fatto per ogni tipo di edificio.
Il progetto della casa adottato fu quello di un edificio a quattro piani, sotto il pianterreno ci sono le cantine i sotterranei. Il Pianterreno gode di cucina, servizi igienici, salone e quant'altro. Inoltre le parte inferiori, che sono le più esposte ad essere sporcate sono guarnite da porcellana verniciata o con pittura lavabile mentre l'acqua è trasportata da serbatoi in tutte le case. La città non presenta cimiteri, ospedali e luoghi insalubri, tutti questi edifici sono collocati nell'estremità in piazze ariose, l'acqua piovana sarà libera di scendere in canali sotterranei, così come il fango e i detriti.

Purtroppo nel '79 il podere fu diviso in due parti e una frazione di tendenza socialista restò proprietaria del villaggio, ma subito dopo si trasferì in California, dove fondò Icaria - Speranza che funzionò fino all'87. La seconda frazione si insediò a circa un miglio dal villaggio precedente e fondò NEW ICARIA cercando con ostinazione di ricostruire l'ambiente sognato, funzionò fino al '95 anno in cui la comunità si sciolse. Cosi avvenne la reductio ad absurdum del programma di Cabet, l'idea della grande metropoli condusse alla formazione di villaggi rurali sempre più esigui fino a raggiungere dimensioni di normali imprese private.

Il manifesto del partito comunista del '48 parlano degli inventori di questi sistemi come coloro che ravvisano il contrasto fra le classi e l'azione degli elementi dissolventi nella stessa società dominante, ma non scorgono dal proletariato nessuna funzione storica autonoma, nessun movimento politico che gli sia proprio. Gli autori di questi sistemi non trovano neppure le condizioni materiali per l'emancipazione del proletariato e vanno in cerca, per crearle, di una scienza sociale e di leggi sociali. Al posto dell'azione sociale deve subentrare l'azione inventiva personale, insomma deve generarsi un'organizzazione della società escogitata di sana pianta. Cercano con piccoli esperimenti di raggiungere il loro scopo, in modo fantastico, ma questo altro non è che la rappresentazione del proletariato poco sviluppato. Oltre la descrizione nei confronti del proletariato, attaccano la società esistente fondendo elementi per illuminare gli operai, come l'abolizione del contrasto tra città e campagna, della famiglia, del guadagno privato, dimostrano l'eliminazione delle distinzione tra classi, che comincia appena a svilupparsi in quel momento. Dunque, c'è un anticipo a considerare per parti i problemi politici ed economici in un'unica formula programmatica. Le soluzioni offerte al problema sono astratte e schematiche in quanto manca un realistica valutazione dei legami fra i programmi urbanistici e lo sviluppo generale dei rapporti economici, facilitando l'illusione che assetto urbanistico e assetto sociale si identifichino fra loro e il secondo possa costruirsi con i tempi e i metodi del primo.

Marx ed Engels, partendo da un'analisi diretta dei rapporti economici, accettano implicitamente questa identità rovesciando i due termini e supponendo che i cambiamenti urbanistici siano una necessaria conseguenza dei mutati rapporti sociali: qui l'indifferenza per la questione urbanistica e l'indeterminatezza delle previsioni circa le forme di insediamento della futura città. L'impulso degli utopisti di intervenire subito, acquista a questa stregua un valore permanente di stimolo, e la città ideale da loro immaginata entra nella cultura urbanistica moderna come un modello carico di generosità diversissimo dalla città rinascimentale.

Le schematiche descrizioni di Owen, Cabet e Fourier formano un serbatoio di idee da cui muoveranno in seguito le esperienze urbanistiche del periodo successivo, come l'unite d'habitation la quale conta lo stesso numero di abitanti e lo stesso impianto logistico.

La ricerca dei riformatori socialisti sarà utilizzata da Howard nelle garden cities e dai progettisti tedeschi nelle SIEDELUNGEN del primo dopoguerra, impoverendo il concetto della città ideale fino a renderla subalterna alla metropoli moderna. Inoltre l'attenzione al sito in cui deve essere collocato il nuovo insediamento, e al contesto territoriale nel quale si inserisce, apre la strada ai temi del regional planning e della pianificazione.

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