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Le utopie del XIX secolo: il contesto storico e socio-economico → Owen


OWEN (utopia aspirazione ideale non suscettibile a realizzazione pratica)

Prima di diventare uno dei personaggi più rilevanti del primo socialismo europeo, Owen aveva vissuto di persona i problemi della nascente società industriale.
Nel 1798 un ricco matrimonio gli permise di diventare proprietario di New Lanark. Egli si accorge che il self made man teorizzato dagli economisti e accettato dall'opinione pubblica corrente è solo un'astrazione, poiché le condizioni ambientali determinano, in modo preponderante la sorte degli individui.
Per migliorare questa sorte occorre dunque partire dall'ambiente, che dev'essere ricostruito al servizio dell'uomo, prima di pensare a qualsiasi vantaggio economico, individuale o collettivo.
Inoltre sostiene che l'uomo è un'organizzazione composta da varie facoltà morali, corporali e incline al provare sentimenti e dolori. Nella società attuale non vi è accordo tra queste varie tendenze, anzi in questo caso l'uomo agisce con sentimenti spesso in opposizione alla loro intelligenza. Quando il suo carattere diventerà del tutto formato in modo da renderlo un essere razionale, allora tutti questi bisogni e sentimenti si troveranno in armonia tra di loro, diventando il mezzo per la formazione del nuovo genere umano. Per realizzare questi principi sarebbe auspicabile che il governo realizzasse vari nuclei o associazioni modello, contenente dai cinquecento ai 1500 abitanti, in edifici adatti per produrre, crescere e vivere. Da qui il progetto New Lanark divenne per lui un terreno di sperimentazione, l'occasione per mettere in pratica delle riforme sociali di cui l'idea gli era stata suggerita dalla sua conoscenza diretta della miseria del proletariato industriale. Il suo sforzo si concentrava soprattutto sulla riduzione delle ore di lavoro, sul miglioramento dell'habitat e creazione di una scuola obbligatoria con metodi moderni. Egli era convinto dell'assoluta malleabilità dell'individuo umano e la sua teoria sull'educazione costituisce la pietra angolare di tutto il sistema: l'educazione è necessaria per l'uomo che vuole dominare la macchina e sfruttare risorse della rivoluzione industriale e nello stesso tempo contribuisce a migliorare il rendimento individuale. Per la prima volta un'impresa filantropica si concretizza in una stabile organizzazione educativa, e partendo dall'educazione tende a coinvolgere la vita di tutta la comunità, completando il lavoro in officina con lo studio e il tempo libero, ed assegnando ad ogni funzione uno spazio e un tempo proporzionato. L'economia capitalista e la nuova tecnica del lavoro in officina hanno sconvolto le antiche forme d'insediamento, producendo i mali e le miserie che si costatano in ogni parte dell'Inghilterra. Ma la stessa tecnica e la stessa capacità di previsione possono essere estese dal lavoro alle altre funzioni di vita, permettendo di intravedere un possibile rovesciamento dell'attuale processo disintegratore dovuto a un'applicazione unilaterale dei medesimi principi. La proposta di Owen doveva essere generalizzata, e l'anno seguente in relazione ad un'inchiesta sulla legge parlamentare dei poveri presentò la sua utopia come rimedio universale all'odierno problema dell'indigenza.

Una delle sue riflessioni dalla quale scaturì il suo progetto è l'analisi della disoccupazione in Inghilterra. Nota che alla fine della guerra, lo stato possedeva una forza operante maggiore rispetto al numero della popolazione effettiva, ma cessata la produzione di guerra le ricchezze del mondo erano insufficienti a comprare quello che un forza dagli effetti così prodigiosi produceva: ne conseguì una diminuzione della richiesta. Quando fu necessario contrarre le fonti di rifornimento fu subito dimostrato che la forza meccanica era molto più a buon mercato del lavoro umano. Di conseguenza, la prima fu mantenuta al lavoro, mentre quest'ultimo fu sospeso, e il lavoro umano si può ottenere adesso a un prezzo assai inferiore a quello che è assolutamente necessario per il mantenimento dell'individuo in un mediocre benessere.
Finché il lavoro e la macchina sono considerate sullo stesso piano, la classe operaia non ha i mezzi adeguati per lottare contro la forza meccanica.
Dunque, per migliorare questo contrasto occorre:
• diminuire l'uso dell'energia meccanica
• milioni di esseri umani devono morire di fame
• bisogna trovare un occupazione vantaggiosa per i poveri e i disoccupati, a cui il lavoro meccanico deve essere subordinato. Soluzione che adopererà Owen con l'obiettivo di trovare un impiego vantaggioso per tutti i lavoratori, in un sistema che consenta di continuare il progresso meccanico in maniera illimitata. Stabilita questa premessa, dalla quale ha origine il socialismo moderno, possiamo descrivere il programma di Owen.

Ogni programma per migliorare le condizioni dei lavoratori deve comprendere mezzi per prevenire i loro figli dall'acquistare cattive abitudini, deve prevedere un insegnamento e un addestramento opportuno, deve provvedere al lavoro per gli adulti dal quale dovrà ottenere i massimi benefici per loro ma anche per la società. Questi benefici non possono essere procurati alle famiglie separate, né a masse numerose, ma possono essere praticati riunendo in una sola organizzazione un gruppo compreso fra 500 e 1500 abitanti, i quali saranno collocati in un quadrato di edifici circondati a loro volta da un terreno di 1500 acri circa. Dentro il quadrato sono collocati gli edifici pubblici che lo dividono in settori, come la cucina pubblica i refettori e quanto può contribuire all'alimentazione economica. Si sviluppa un asilo, stanze da culto, scuole e biblioteche ed di notevole importanza spazi “verdi” per il tempo libero, dietro i quali si estendono tutti i settori d'industria. I vari lati ospitano abitazioni destinati a famiglie con un massimo di due bambini, inoltre vi è il dormitorio dove i bambini possono alloggiare in una stanza per due, godente di infermeria e di ostello. Oltre ad una descrizione prettamente funzionale, Owen si sofferma sul concetto dell'educazione sostenendo che tutti i bambini dai 3 anni in su andranno a scuola e godranno di tempo libero e potranno coltivare le migliori passioni, svolgendo mansioni anch'esse utili alla comunità. Riguardo al reperire i luoghi più idonei per l'installazione di queste abitazioni bisogna fare un inchiesta, mediante la quale, tutti i suoli del regno saranno valutati al loro giusto prezzo e comprati dalla nazione. In questo modo il valore reale della terra e del lavoro salirà mentre si abbasserà quello dei prodotti.

Questo piano fu illustrato più ampiamente in un indirizzo alle autorità della contea di Lanark, allegato da un lungo ragionamento economico, ovvero il lavoro manuale è l'origine di ogni ricchezza e della prosperità nazionale, se quest'ultimo è ben diretto rende alla comunità molto più di quanto occorre per mantenere il lavoratore ad un considerevole livello di vita. Inoltre, si può conservare il suo valore in ogni parte del mondo, con qualsiasi accrescimento della popolazione. Se dunque esistono miseria e disoccupazione deve essere intervenuto un ostacolo che rende vano il miglioramento della società, questo ostacolo non dipende dalla natura, ma dalla velocità delle trasformazioni in corso, cioè una crescita rapida dei mezzi produttivi, per cui la vantaggiosa applicazione la società ha trascurato di attuare i necessari cambiamenti organizzativi. Una tesi, dunque che rovescia il sistema Malthusiano, può essere descritta a carattere strettamente economico:
• Mentre la produttività del lavoro umano è accresciuta dai mezzi tecnici e scientifici, i bisogni fondamentali dell'uomo restano gli stessi, divenendo soltanto meno dipendente dalla sua forza fisica e dalle contigenze che vi sono legate. L'effetto diretto di ogni progresso tecnico o scientifico è aumentato dalla ricchezza; la causa immediata della disoccupazione attuale va dunque cercata in un eccesso di produzione di ricchezze d'ogni genere, che tutti i mercati del mondo non bastano ad assorbire con l'attuale organizzazione commerciale.
• Se si trovassero i mercati, la ricchezza della società potrebbe crescere in misura incalcolabile, considerando il numero di persone che cercano lavoro.
La mancanza di occupazione non dipende da mancanza di capitali o di mezzi per aumentare grandemente quelli che ora sono disponibili, ma da un difetto della distribuzione di questo straordinario aumento di capitali nella società, cioè, della mancanza di mercati e di mezzi di scambio che abbiano la stessa estensione dei mezzi di produzione.

Da qui derivano i due punti principali del programma economico di Owen:
• L'adozione del lavoro umano come unità di misura e di scambio
• Creazione di un mercato interno all'apparato produttivo medesimo, aumentando la retribuzione dei lavoratori per renderli consumatori dei beni prodotti e non solo strumenti di produzione.

Per fare ciò occorrono delle modifiche nella coltivazione del suolo: con la vaga piuttosto che con l'aratro, e soprattutto comprendere come questi nuovi coltivatori possano essere distribuiti equamente affinché il loro sforzo producano il risultato più benefico per loro stessi e la comunità. Owen stabilisce sempre più punti per le caratteristiche del nuovo insediamento:
• Il numero di persone che devono associarsi per formare il nucleo elementare della nuova società deve aggirarsi fra un minimo di 300 a un massimo di 2000.
• Il terreno coltivabile di pertinenza della comunità deve oscillare fra un acro e mezzo a testa
• La descrizione del nucleo residenziale è analoga a quella del 1817, tutti i fabbricanti saranno riuniti in una grande piazza a forma di parallelogramma, i quattro lati saranno occupati dagli alloggi per gli adulti, dai dormitori comuni per i ragazzi ecc.
Per alloggiare più o meno abitanti le case potranno avere un piano, due, tre o quattro piani adottano una disposizione interna molto semplice. Saranno riscaldante e refrigerate, e le scuole si divideranno in due tipologie primarie dai 3 ai 6 e secondarie dai 6 ai 12 anni.
Owen paragona il parallelogramma ad una macchina: se l'invenzione di tante macchine ha moltiplicando il rendimento in molti campi, per il vantaggio di alcuni uomini peggiorando le condizioni di vita di altri, questa è una MACCHINA PER MOLTIPLICARE L'EFFICIENZA FISICA E IL BENESSERE MENTALE DI TUTTA LA SOCIETÀ IN MODO ILLIMITATO SENZA DANNEGGIARE NESSUNO PER QUANTO RIGUARDA LA SUA DIFFUSIONE.

Questa proposta rappresenta il primo piano urbanistico moderno, sviluppato in ogni sua parte, dalle premesse politico-economiche al programma edilizio e al preventivo finanziario (96000 sterline). Quel che metteva subito fuori causa il suo ragionamento presso i competenti dell'ora era il rovesciamento dei termini economici consueti, quindi appunto il concetto della macchina a vapore come donna di servizio tutto fare piuttosto che strumento per accrescere la produttività industriale.
Il piano di Owen è importante perché INTRAVEDE PER LA PRIMA VOLTA I PROBLEMI ORGANIZZATIVI IMPOSTI DAL PROGRESSO MECCANICO, E SEGNA L'INIZIO DELLA NUOVA LINEA DI PENSIERO DA CUI MUOVERÀ, POCO A POCO L'ESPERIENZA URBANISTICA MODERNA. Ci appare invece manchevole perché siamo in grado di misurare l'immensa distanza che corre fra la sua formulazione schematica e la problematica tanto più ricca messa in luce dagli sviluppi successivi (lascia il problema delle autorità di fronte alla libertà dei singoli).

Owen per suggerire la creazione dei parallelogrammi indica che queste unità abitative possano essere promosse da uno o più proprietari terrieri o grandi capitalisti, da autorità locali, borghesi. Le nuove comunità potrebbero essere soggette al governo centrale del paese, pagherebbero le tasse in moneta legale e fornirebbero soldati in caso di guerra: in cambio non sarebbero di carico alla giustizia del paese, perché avendo raggiunto una perfetta armonia avrebbero potuto fare a meno di prigioni. Egli presentò la sua proposta a tutti i grandi personaggi del tempo, ma il mancato successo lo persuase a tentare di persona e nel 1825 acquistò da una setta protestante un terreno di 30000 acri nell'Indiana e stabili nel 1826, la sua famiglia e un gruppo di 800 seguaci.
La decisione di spostarsi in America dipende dalla consuetudine europea di considerare il Nuovo Mondo come il campo aperto alle esperienze rese impossibili in Europa, si lega inoltre alle recenti esperienze dei veterani napoleonici, che dopo Waterloo avevano costruito in America il Champs d'alise e dei riformatori religiosi tedeschi, tra cui Rapp che aveva formato il villaggio di Harmony. Non a caso il villaggio fu ribattezzato New Harmony, era stato tracciato a scacchiera con una piazza al centro circondata da grandi edifici in mattoni. Furono fatte importanti esperienze soprattutto nell'organizzazione scolastica, ma le difficoltà economiche e le discordie interne guastarono subito l'iniziativa, finchè nel 28 fu costretto a vedere la proprietà. Tentò in seguito di esporre la teoria dei parallelogrammi al presidente Jackson e al generale Sant'Anna ma senza risultato. Solo a quel punto Owen ritornò in patria e ritrovò la classe operai e le nascenti organizzazioni sindacali.
Nel 1824 era stata abrogata la legge che proibiva le associazioni di categoria, e negli anni seguenti si formarono numerose associazioni operaie. Tornato dagli Stati Uniti perse la guida del suo movimento e fondò nel 1832 il National Equitable Labour Exchange (dove le merci prodotte avrebbero dovuto esser comparate e vendute in moneta lavoro), e tentò di suscitare un moto unitario per l'immediata riforma dell'economia e della società inglese. Nel 1833 gli operai edili annunciarono alla formazione della GRAND NATIONAL OF BUILDERS, dichiarandosi pronti ad assorbire tutta l'industria edilizia su basi cooperative, e offrendo ai datori di lavoro un impiego direttivo nella nuova organizzazione, subito dopo i delegati della TRADE UNIONS di tutto il paese si riunirono presso il LABOUR EXCHANGE per dar vita a una grande unione nazionale, che giunse ad avere un milione di membri, ma subito entrò in conflitto col governo e si sciolse nel '34.
Una comunità owenita funzionò dal '39 al '45 a Queenswood, ma dopo la caduta del cartismo = (fu un movimento politico-sociale, britannico, prevalentemente di uomini della working class, il cui nome derivava dalla People's Charter ("Carta del Popolo") presentata nel 1838 alla Camera dei Comuni con una petizione firmata da oltre un milione di persone.
Il voto garantito ad ogni maschio di ventuno anni, sano di mente e mai condannato; il voto segreto per proteggere l'elettore nell'esercizio del suo diritto di voto; nessun obbligo di proprietà nella qualificazione per concorrere ad essere membro del Parlamento. L'indennità parlamentare, per consentire a tutti i lavoratori di servire lo Stato senza essere penalizzati economicamente; la revisione delle circoscrizioni elettorali, che assicurasse la stessa quantità di rappresentanti a un pari numero di elettori; il Parlamento Annuale, che costituiva il metodo più efficace contro il ricatto e le intimidazioni, la teoria di Owen influenzò largamente la seconda fase del movimento cooperativo, che ebbe inizio dalla società dei pionieri di Rochdale, fondata nel 1844 da un gruppo owenita che intendeva cominciare con una cooperativa di consumo, per arrivare in seguito ad una vera e propria organizzazione comunitaria. Il secondo scopo fu man mano accantonato, mentre si moltiplicarono le singole iniziative economiche. Nel '48 entrò in campo il socialismo cristiano di Malcom e nel '63 fu fondata la ENGLAND COPERATIVE WHOLESALE SOCIETY e nel '52 era stata votata una legge per regolare lo stato giuridico delle cooperative e nel '70 fu costruita una unione cooperativa nazionale. In questo modo l'ideale owenita si concretava in un senso puramente economico, lasciando cadere le implicazioni urbanistiche e politiche.
Ricordiamo che nel '50 il modello urbanistico di Owen fu ripreso da Morgan che formulò il piano per Christian Commonweath, la nuova unità si sarebbe chiamata SELF-SUPPORTING INSTITUTION, comprendente 300 famiglie. È l'utopia di Owen con in più l'assistenza religiosa.

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