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La flagellazione di San Pietro a Montorio e Viterbo - Sebastiano del Piombo -


Il passaggio, nell’arte di Sebastiano, dalla visione tradizionale alla semplificazione cubizzante derivata da Michelangelo è evidente se si confronta la Flagellazione di San Pietro a Montorio con quella di Viterbo

Nella prima lo spazio circolare dell’abside è ancora bramantesco, anche se i rapporti tra la figura umana e l’ambiente già sembrano sovvertiti, tanto che lo spazio stesso della cappella, nella stretta conca absidale, dà alla fine l’impressione di un organismo chiuso entro cui le figure assumono dimensioni gigantesche. Le prospettive del Bramante, organizzate entro spazi proporzionali, tendono a semplificazioni in chiuse scatole prospettiche, la cui dimensione cubica accentua la riduzione cubizzante delle figure.


  


Tratto da ARTE MODERNA di Gabriella Galbiati
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