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Analisi elettroforetica

ANALISI ELETTROFORETICA
Le componenti possono essere separate in un campo elettroforetico (migrazione di una molecola carica in un campo elettrico). Perché ci sia un buon risultato, ci vuole un’elettroforesi discontinua su un supporto solido: polisaccaridi ad alto PM (destrani), un sistema gelificato dove le molecole si muovono con facilità.
Per misure di tipo analitico ci vuole un supporto che superi anche le molecole più piccole: meccanismo page.
Alla miscela viene aggiunta bisacrilammide (derivato polifunzionale dell’ammide dell’acido acrilico) che diventa sede di polimerizzazione dando polimeri lineari, consentendo la formazione di legami crociati tra le catene lineari che si stanno formando. Con i reagenti mono e bifunzionali si costruisce un reticolo tridimensionale che imbevuto nel tampone elettroforetico funge da sistema di trasferimento. Si possono ottenere reticoli a maglie più o meno ampie, selezionando le dimensioni di ciò che attraversa il supporto.
Nell’analisi di acidi nucleici si possono discriminare tra oligonucleotidi che si distinguono per la lunghezza di un nucleotide.

Tratto da BIOCHIMICA di Marco Lazzara
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