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Il neoliberismo negli Stati Uniti

Stati Uniti --> Le aziende avevano bisogno di uno strumento politico di classe e di un sostegno popolare. Il loro strumento divenne il Partito Repubblicano, soprattutto dopo le leggi del '71 che legalizzavano il finanziamento delle campagne elettorali. I PAC (Comitati d'Azione Politica) creati dalle aziende finanziavano i partiti. Anche se il Partito Democratico aveva una base popolare non poteva seguire una strada anticapitalista senza recidere i suoi legami con potenti interessi finanziari, allo stesso tempo i repubblicani necessitavano una solida base elettorale, e fu per questo che si allearono con la destra cristiana. Questa base politica poteva essere mobilitata grazie alla religione e al nazionalismo (spesso grazie a una componente di razzismo, omofobia e antifemminismo). Di fronte alla necessità di gestire un deficit enorme si poteva solo o apporre dei tagli al bilancio o aumentare le tasse. La gestione della politica sociale fu affidata agli azionisti di Wall Street con conseguenze disastrose. La politica di Reagan s incentrava su una tendenza alla riduzione delle regolamentazioni federali nell'industria, nelle questioni ambientali, nell'assistenza sanitaria, ecc. I metodi furono i tagli di bilancio, la deregolamentazione, rielaborazioni del regolamento fiscale (deprezzamento degli investimenti) a favore delle grandi società, cessione di beni pubblici ai privati, ecc. Tutto questo, però richiedeva che i lavoratori si conformassero al nuovo ordine sociale. Furono attaccate tutte le forme di organizzazione dei lavoratori e le attività industriali furono in gran parte trasferite negli stati meno sindacalizzati del sud. Come "carota", l'appello a favore della specializzazione flessibile nei processi lavorativi entrò a far parte della retorica neoliberista e risultò persuasivo per i singoli lavoratori. I principali concetti economici a sostegno della svolta neoliberista erano una miscela di monetarismo, aspettative razionali, libera scelta pubblica e idee supply-side. La stampa finanziaria sostenne queste idee e in generale appoggiò il neoliberismo, divulgato nelle università, dove molti stranieri si formavano ed esportavano il neoliberismo nei propri paesi.

Tratto da BREVE STORIA DEL NEOLIBERISMO di Giulia Dakli
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