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Necessità di standard comune nell'archivio audiovisivo


La filosofia degli archivi è cambiata negli ultimi anni: oggi è richiesta a ricerca di criteri condivisibili, non di sistemi di gestione centralizzati. Bisogna trovare uno standard comune che tenga conto delle peculiarità dell’audiovisivo e delle sue innumerevoli tipologie, e che sia funzionale ad ogni singolo archivio.
Le norme di catalogazione internazionali nascono in ambito anglosassone negli anni ’60 e derivano principalmente dai criteri descrittivi in uso nelle biblioteche. Nel 1967 viene pubblicata la Aacr, Anglo-American Cataloging Rules. Da quel momento si sviluppano una miriade di soluzioni autonome. Intanto in ambito bibliotecario nascono una serie di nuove iniziative per la definizione degli standard descrittivi dei cosiddetti “Non-Book Materials”. Nel 1975 viene pubblicata la sezione rinnovata delle Aacr relativa a “Motion Picture and Filmstrips”, cui seguiranno nuove versioni. Nel 1979 la Commissione di catalogazione della Fiaf cura per la prima volta un manuale specifico, il Film Cataloguing. Nel 1991 vengono infine pubblicate le Fiaf cataloguing Rues for Film Archives (tradotte in Italia nel 1995). Parallelamente l’assemblea generale della Fiaf/Ifta (International Federation of Television Archives) presenta nel 1992 la lista minima dei dati catalografici necessari per la catalogazione di archivi televisivi. Come si vede, è una storia recente quella della definizione di uno standard descrittivo per i film.L’Iternational Standard Bibliographic Description (Isbd) mira alla creazione di norme minime di descrizione bibliografica (elementi, ordine e punteggiatura). Dal 1980 la Commissione di catalogazione Fiaf ha quindi iniziato a lavorare su questo modello.

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