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I modello di empatia di Davis

lI modello di empatia di Davis


Il modello di Davis è ricco di interazioni complesse, che evidenziano la valenza relazionale del comportamento empatico. L’autore definisce l’empatia come una serie di costrutti fortemente interrelati tra loro, che entrano in gioco ogniqualvolta si assiste all’esperienza emotiva di qualcuno, e che comprende una serie di variabili sociali molto ampia.
- Processi non cognitivi
Nelle prime fasi dello sviluppo l’empatia è mediata da processi che Davis definisce non cognitivi poiché automatici e involontari: la reazione circolare primaria e l’imitazione motoria. Per reazione circolare primaria si intende una tendenza imitativa innata, che si esprime nella tendenza del neonato a piangere quando sente il pianto di un altro bambino. Per imitazione motoria si intende un processo involontario di risposta alle emozioni altrui che induce l’osservatore ad assumere spontaneamente la postura e l’espressione facciale di un’altra persona.
- Processi cognitivi semplici
I processi cognitivi semplici implicano l’esistenza di una mediazione cognitiva, anche se non particolarmente sofisticata. Compaiono a partire dal primo anno di vita e si sviluppano progressivamente nell’età prescolare. Davis individua tre tipi di processi cognitivi semplici: il condizionamento classico, l’associazione diretta e l’etichettamento.
Il condizionamento classico, come in Hoffman, è il processo di apprendimento che rende lo stimolo neutro capace da solo di provocare la risposta. Rispetto all’empatia, questo processo si verifica quando una persona osserva l’espressione dell’emozione di un altro mentre anche lui prova la stessa emozione. L’esempio classico è quello del bambino che è triste mentre la mamma ha un’espressione triste.
Per associazione diretta s’intende l’associazione tra gli stimoli espressivi osservati e quelli che si ricorda caratterizzavano una situazione simile vissuta in passato, rivivendo anche l’emozione provata in quella circostanza.
Il processo di etichettamento si verifica nel momento in cui un soggetto viene esposto direttamente a un particolare stimolo; quest’ultimo risulta così rilevante per il soggetto che in futuro basterà da solo a evocare l’emozione collegata a quella situazione.
- Processi cognitivi avanzati
I processi cognitivi avanzati sono i più sofisticati e si sviluppano nell’arco di tempo che inizia con l’età scolare e arriva fino alla preadolescenza. Questi sono; l’associazione mediata dal linguaggio e il role taking.
Nell’associazione mediata dal linguaggio non è necessaria l’esposizione diretta alla situazione dell’altro: è sufficiente la descrizione verbale. L’associazione diretta mediata dal linguaggio differisce dall’etichettamento perché nel primo caso è la similitudine tra l’esperienza che l’altro vive e la nostra esperienza che evoca il vissuto emotivo, nel secondo è un termine particolarmente significativo per noi.
Il secondo processo avanzato è il role taking.

Tratto da CHE COS'È L'EMPATIA di Anna Bosetti
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