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Colossal USA e mercato europeo nel dopoguerra


Hollywood è stato un tema talmente controverso che ancora oggi è difficile stabilire l’influenza dell’America sull’Europa. In breve, la maggior parte dei film disponibili sul mercato erano americani, ma ebbero minor successo dei concorrenti europei.
Hollywood ha venduto all’Europa 5 generi cinematografici: guerra, western, giallo, commedia e film d’azione. Gli europei non amavano molto i film di guerra e 2 furono i successi al botteghino: “From here to eternity”di F. Zinnemann e “The bridge on the river Kwai”di D.Lean. Quasi la metà dei film di Hollywood appartava ai generi guerra, western e polizieschi, che non sono mai stati né del tutto apprezzati né del tutto ignorati. Il genere della commedia è un caso a parte. Gli unici film americani d’indiscutibile successo furono i colossal, spettacoli prestigiosi con budget milionari, migliaia di comparse e uno sfondo “pseudostorico”(“The ten commandments”di C.DeMille, “The robe”, “Quo vadis?” e “Samson and Delilah”). I colossal dovevano essere percepiti come spettacoli totali, produzioni basate su movimento, musica, colore, rumore, set straordinari e grandi folle; in larga misura anticiparono i grandi show dal vivo degli anni ’60.
I film d’azione rappresentavano l’aspetto più rilevante dell’influenza americana. Il trionfo inaspettato di "The bridge on the river Kwai" segnò la fine dei colossal. Era una produzione a costo elevato ma non si sforzava di mostrarlo; con semplicità, proponeva all’attenzione dello spettatore un caso individuale, un problema puramente psicologico.

Tratto da CINEMA DEL NOVECENTO IN EUROPA di Laura Righi
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