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Il fallimento del teatro filmato

Il fallimento del teatro filmato


Tanto la pratica certa come la teoria possibile di un teatro filmato realizzato con successo, mettono in evidenza le ragioni dei vecchi fallimenti. La pura e semplice fotografia animata del teatro è un errore puerile, riconosciuto dopo trent'anni, su cui non vale la pena insistere. L'adattamento cinematografico ha messo più tempo a rivelare la sua eresia, continuerà ancora a fare delle vittime, ma sappiamo oramai dove conduce: a dei limbi estetici che non appartengono né al teatro né al film ma a quel teatro filmato giustamente denunciato come il peccato contro lo spirito del cinema. La vera soluzione, finalmente intravista, consisteva nel comprendere che non si trattava di portare sullo schermo l'elemento drammatico di un'opera teatrale ma, inversamente, la teatralità del dramma. Il soggetto dell'adattamento non è quello dell'opera teatrale ma l'opera stessa nella sua specificità scenica. Precisata tale verità potremo infine concludere su tre proposizioni che apparivano inizialmente paradossali e che divengono evidenti alla riflessione.

- Il teatro in aiuto del cinema. Il teatro filmato, concepito in modo giusto, non può che arricchirlo ed elevarlo.
- Il cinema salverà il teatro. Il teatro filmato riabituerà l'uditorio al teatro e permetterà al teatro di acquisire nuove forme e nuovi esiti.
- Dal teatro filmato al teatro cinematografico.

Tratto da CINEMA E TEATRO TRA REALTÀ E FINZIONE di Gherardo Fabretti
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