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Commedia all'italiana. Disgregazione dell'io e rottura


Prende il nome da "Divorzio All’italiana" di Germi.
La commedia registra immediatamente i primi effetti disgreganti dovuti allo shock del boom.
Se la commedia anteriore era una commedia d’integrazione e individuava nel matrimonio e nel lavoro i due principali varchi attraverso cui il singolo individuo poteva fare il suo ingresso nella società, le due stesse figure appaiono ora come limitative ed insopportabili ad un soggetto fortemente individualista che aspira ad un’etica esibizionistica del successo ad ogni costo. Integrazione come fallimento, bisogna brillare, esagerare, possedere.
Le figure presentate sono quelle di disgregazione, non più il matrimonio ma il divorzio, la fuga l’erranza, non l’accettazione della regola ma la sua trasgressione.
S’intuisce il grosso cambiamento anche da come viene trattato il topos del ballo:
"Poveri ma belli": si balla su una terrazza a coppie, chi non è accoppiato balla con una scopa ed assistono nel tripudio del visivo tutti i vecchi.
"Guendalina": Singole individualità accalcate indistintamente; ognuno balla da solo condividono esclusivamente un codice ritmico.
I singoli individui sono restii alle opportunità di interazione che offre il ballo, la danza per eccellenza è il twist che è una sorta di gesto nevrotico, un riflesso incondizionato.

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