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La morte cellulare

La morte cellulare

Anche le cellule, come gli organismi superiori, nascono, crescono, si riproducono e scompaiono; in esse però la conclusione del ciclo biologico non è necessariamente la morte; la riproduzione, infatti, avviene per divisione della cellula madre in due cellule figlie che ne perpetuano i caratteri; la cellula madre scompare e cessa di esistere come individualità, ma manca il “cadavere”. Potenzialmente, dunque, da questo punto di vista, le cellule, e in particolare i loro acidi nucleici che costituiscono il patrimonio genetico, sono immortali. Inoltre, nell'ambito delle cellule, raramente la morte coincide con la soppressione totale di tutte le attività enzimatiche; infatti, nella maggior parte dei casi, la morte della cellula è invece caratterizzata dalla persistenza di numerose attività enzimatiche, alcune delle quali, possono venire addirittura accentuate. Ciò che definisce la morte non è quindi la sospensione di ogni attività biologica, ma la perdita dell'organizzazione funzionale coordinata. Ne consegue che le alterazioni che si verificano all'atto della morte vanno cercate non tanto a livello dei singoli enzimi, ma a quello dell'interazione fra essi nei sistemi polienzimatici. Va inoltre ricordato che talvolta la morte di singole cellule sembra far parte di un programma definito apoptosi.

Tratto da CITOGENETICA E MUTAGENESI AMBIENTALE di Domenico Azarnia Tehran
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