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Radiazioni indotte dalle attività umane

Le radiazioni di origine antropica si suddividono in radiazioni prodotte dagli usi civili della corrente elettrica, radiazioni prodotte dall'uso dell'energia atomica e radiazioni prodotte per usi diagnostici e terapeutici. Le radiazioni più importanti prodotte all'interno delle abitazioni cono quelle legate all'uso degli elettrodomestici. Altre radiazioni prodotte dall'uomo sono quelle che derivano dal fallout nucleare, dai reattori nucleari, dal materiale radioattivo prodotto artificialmente e non ultimi i raggi X usati a scopo diagnostico. Per fallout si intende l'inquinamento radioattivo e in particolare la ricaduta di scorie diffuse nell'atmosfera da esplosioni nucleari. Fra i costituenti del fallout i più importanti sono il carbonio 14, il cesio 137, lo iodio 131 e lo stronzio 90. Lo iodio 131 ha un tempo di dimezzamento di 8 giorni, mentre il cesio 137 di 30 anni biologico di 100 giorni) ed entra nella catena alimentare fissandosi sui vegetali ed essendo chimicamente simile al potassio si accumula nel tessuto muscolare, nel fegato e nella milza. Lo stronzio 90, invece, ha un tempo di dimezzamento di 28 (biologico di 50 anni) anni ed è chimicamente simile al calcio e per questo è in grado di fissarsi nel tessuto osseo, nel fegato e nella milza. Una volta entrato nel corpo umano viene in parte smaltito.

Tratto da CITOGENETICA E MUTAGENESI AMBIENTALE di Domenico Azarnia Tehran
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